Niente protezione internazionale se il pericolo è circoscritto

Pubblicato il 25 marzo 2011 Con sentenza n. 6879 del 24 marzo 2011, la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso con cui un cittadino del Burkina Faso, arrivato in Italia su un barcone di clandestini proveniente dalla Libia, aveva chiesto di ottenere la protezione internazionale in considerazione di una faida scoppiata presso la propria tribù per la successione del capo del suo villaggio.

Secondo i giudici di legittimità, la minaccia grave ed individuale che legittima la concessione dello status di rifugiato o di permesso di soggiorno triennale deve derivare da violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale; la situazione di pericolo, cioè, deve essere generalizzata a tutto il paese d'origine e non, come nella specie, circoscritta ad un solo villaggio.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Assegno di inclusione: contributo affitto medio di 204 euro mensili

07/05/2025

Polizze catastrofali: tutte le novità degli emendamenti approvati

07/05/2025

UE: nuove regole fiscali per l’imposta minima globale (Dac 9)

07/05/2025

Indebita compensazione: no concorso per chi certifica crediti R&S

07/05/2025

No ad assorbimento del superminimo in caso di passaggio di livello

07/05/2025

Avvocati penalisti: manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

07/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy