No al risarcimento per la pubblicazione dell'esito del procedimento disciplinare a carico del legale

Pubblicato il 03 ottobre 2009
Con la sentenza n. 20819 del 29 settembre scorso, la Corte di cassazione ha respinto il ricorso presentato da un avvocato per ottenere il risarcimento nei confronti di una rivista in quanto riteneva di essere stato diffamato dopo che questa aveva pubblicato l'esito di un provvedimento disciplinare a suo carico. La Suprema corte, confermando le sentenze emanate dai giudici di merito, ha sottolineato come per il giornalista le modalità di apprendimento della notizia possono essere state assolutamente lecite mentre “incombe a chi invoca il reato, quale fonte del risarcimento, di dimostrarne l'esistenza anche in termini vaghi e senza indicazione dell'autore, ma pur sempre nel concreto verificarsi del crimine”. Il giornalista, infatti, poteva aver tranquillamente acquisito l'esito del procedimento presso l'ordine che l'aveva emanato.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy