Nullo l’avviso se il contribuente dimostra l’inesistenza dell’avviamento

Pubblicato il 12 aprile 2010 Con ordinanza n. 7023 del 2010, la Cassazione chiarisce che se il contribuente dimostra di aver venduto ad un prezzo inferiore è da annullare l’avviso di accertamento ai fini Iva e Irpef basato sulla mancata dichiarazione del valore dell’avviamento nella cessione d’azienda.

Il contribuente che documenta contabilmente di aver venduto ad un prezzo inferiore dimostra l’inesistenza dell’avviamento e supera la presunzione di corrispondenza della somma incassata con il valore di mercato accertato in via definitiva ai fini del registro.

Dunque, il valore dell’avviamento accertato legittima il Fisco solo a procedere in via induttiva all’accertamento del reddito da plusvalenza patrimoniale, lasciando al contribuente la possibilità di fornire prova contraria.
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