Omicidio stradale. Sinistro pre-riforma e morte dopo, quale pena?

Pubblicato il 15 maggio 2018

La soluzione è stata rimessa alle Sezioni Unite penali

Se la condotta penalmente rilevante venga posta in essere sotto il vigore di una legge penale più favorevole ma poi l’evento intervenga nella vigenza di una legge penale più sfavorevole, trova applicazione il trattamento sanzionatorio vigente al momento della condotta, ovvero quello del momento dell’evento?

E’ questo il quesito che la Quarta sezione penale della Cassazione ha rimesso alle Sezioni unite penali con ordinanza n. 21286 del 14 maggio 2018.

La specifica questione è stata sollevata nell’ambito di una vicenda in cui un imputato aveva avanzato ricorso contro la sentenza di patteggiamento emessa nei suoi confronti dal Giudice per le indagini preliminari per il reato omicidio stradale.

Nel dettaglio, la condotta alla guida del ricorrente, che aveva cagionato la morte della persona offesa, investita in prossimità di un attraversamento pedonale, era stata posta in essere prima dell’introduzione della nuova fattispecie di omicidio stradale, mentre il decesso, a causa degli esiti del traumatismo conseguenti al sinistro stradale, era intervenuto dopo l’entrata in vigore della Legge n. 41/2016.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Inpgi, le prossime scadenze da ricordare

23/06/2025

Accesso abusivo alle e-mail dei dipendenti: amministratore IT condannato

23/06/2025

Revoca dall'uso aziendale di non assorbire il superminimo: quando è legittima

23/06/2025

Il periodo di prova

23/06/2025

Dimissioni per fatti concludenti

23/06/2025

Dl Omnibus 2025: Sugar Tax rinviata e IVA ridotta per l’arte

23/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy