Partecipate e obblighi di prevenzione della corruzione, Assonime sulle bozze Anac e Mef

Pubblicato il 21 aprile 2015

Assonime ha risposto alla consultazione sui documenti predisposti dall’Autorità anticorruzione (ANAC) e dal ministero dell'Economia e Finanze per quel che concerne l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, da parte delle società controllate e partecipate dalle pubbliche amministrazioni.

I documenti, una bozza di Linee guida dell’ANAC e di direttiva del MEF, sono stati oggetto anche di un incontro organizzato da Assonime, per l'8 aprile 2015, con le imprese associate. Sui medesimi era in corso una consultazione pubblica con scadenza 15 aprile.

Assonime, in particolare, ritiene i due documenti di ANAC e MEF "apprezzabili" sia per l'impegno profuso al fine di chiarire la disciplina in esame, sia per il riconoscimento dell'esistenza di differenze tra amministrazioni e società di mercato, differenze che richiedono un diverso ed adeguato trattamento. Il modello del piano anticorruzione ivi delineato, quindi, viene definito come punto di riferimento di fondamentale importanza.

Fatte queste premesse, il testo elaborato dall'associazione fornisce alcuni "spunti di riflessione" incentrati sugli aspetti relativi all'obbligo di prevenzione della corruzione e all'obbligo di trasparenza.

Secondo Assonime, in particolare, andrebbe valutata con particolare attenzione l’opportunità di previsione di ulteriori obblighi di trasparenza per quel che riguarda le società controllate o partecipate che operano sul mercato.

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