Patrocinio a spese dello Stato: attività stragiudiziale coperta solo se strumentale al giudizio

Pubblicato il 24 novembre 2011 Con la sentenza n. 24723 del 23 novembre 2011, la Corte di cassazione ha spiegato che il gratuito patrocinio è previsto esclusivamente per la difesa in giudizio del cittadino privo di risorse economiche, non potendo, per contro, coprire anche l’attività stragiudiziale non direttamente collegata al giudizio medesimo.

Ed infatti – spiegano i giudici di legittimità - l'onere che viene posto a carico dello Stato è finalizzato a soddisfare l'esigenza di assicurare il ricorso alla tutela giurisdizionale nel caso in cui la pretesa del cittadino non abbiente non risulti manifestamente infondata; altrimenti – si legge letteralmente nel testo della decisione – “si verrebbe a negare il riconoscimento di diritti per l'impossibilità del singolo di accedere alla giurisdizione a causa delle proprie condizioni economiche”.

In tale contesto, le attività stragiudiziali che possono essere ricomprese nel patrocinio a spese dello Stato sono solo quelle “che siano svolte in esecuzione di un mandato alle liti conferito per la rappresentanza e la difesa in giudizio “.
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