Piano di smaltimento dell'arretrato per ogni Ufficio giudiziario

Pubblicato il 31 ottobre 2011 Il 31 ottobre 2011 scade il termine entro cui i presidenti degli Uffici giudiziari dovranno predisporre, ai sensi dell'articolo 37 del Decreto legge n. 98/2011, un piano cosiddetto “di smaltimento delle cause arretrate” che individui sia gli obiettivi di riduzione della durata dei procedimenti da raggiungere nel corso dell'anno, sia gli obiettivi di rendimento dell'ufficio in considerazione dei carichi di lavoro pendenti. In tale contesto, dovranno essere, altresì, determinate le controversie pendenti la cui trattazione sarà giudicata prioritaria dal programma, tenuto conto della loro durata pregressa, del grado di giudizio e del valore. Tale piano, una volta entrato a regime, dovrà essere preparato dai capi degli Uffici entro il 31 gennaio di ogni anno.  

Nel frattempo, per qual che concerne l'ambito della giustizia amministrativa, gli uffici che hanno già ottemperato all'incombente si attestano alla percentuale dell'80%. I presidenti dei Tar si sono allineati alla direttiva impartita dal Consiglio di presidenza con cui era stato spiegato come adeguarsi alle richieste del Decreto legge n. 98 dando la priorità, nell'elaborazione del piano di smaltimento, ai ricorsi vertenti su un'unica questione.

Per quel che concerne la giustizia tributaria, è emerso che 99 su 124 commissioni provinciali e regionali hanno già provveduto alla trasmissione al Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt) dei programmi per ridurre l'arretrato.
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