Processo civile e penale: sì dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato

Pubblicato il 16 settembre 2022

Sì anche dalla Commissione Giustizia della Camera ai decreti legislativi di attuazione della delega sulla riforma del processo civile e dell’Ufficio per il processo e di riforma del processo penale.

Dopo la Commissione giustizia del Senato, anche quella della Camera ha espresso ieri, 15 settembre, il proprio parere favorevole agli schemi dei decreti attuativi, che torneranno ora al Consiglio dei ministri per la loro definitiva approvazione.

La Guardasigilli, Marta Cartabia, ha subito manifestato la propria “soddisfazione”, ringraziando i tecnici e le forze politiche che hanno seguito l’intero iter delle due riforme.

Queste ultime, si rammenta, sono state messe a punto con l'obiettivo di rispettare gli impegni presi con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di cui costituiscono i cardini.

Riforma processo civile: parere favorevole condizionato

Per quanto riguarda la riforma del processo civile, in particolare, il parere favorevole delle Commissioni Giustizia è legato ad alcune condizioni, tra le quali si segnalano:

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

E' nullo il contratto di apprendistato senza formazione

17/10/2025

Esonero contributivo parità di genere: codice “L239” valido da ottobre a dicembre 2025

17/10/2025

Commercialista trattiene la contabilità dell’ex cliente: è appropriazione indebita

17/10/2025

TFR, indice di rivalutazione di settembre 2025

17/10/2025

Compravendita immobiliare, l’irregolarità catastale non annulla l’atto

17/10/2025

CPB 2025: FAQ su benefici premiali, esonero IVA e scadenze di adesione

17/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy