Responsabilità sanitaria per omesso monitoraggio nel parto

Pubblicato il 08 aprile 2017

La struttura sanitaria ed i medici operanti sono tenuti a risarcire i genitori di un neonato, qualora quest’ultimo abbia riportato lesioni celebrali per la sofferenza patita in occasione del parto (nella specie, interruzione del monitoraggio mediante tracciato in fase di travaglio).

Lo ha deciso la Corte di Cassazione, terza sezione civile, accogliendo le ragioni dei genitori, avverso la pronuncia che aveva negato la responsabilità dei sanitari per i danni celebrali occorsi al figlio in seguito al parto.

Ebbene, secondo i Giudici Supremi, l’inesatta esecuzione della prestazione sanitaria in sede di assistenza al parto (peraltro con omissione di monitoraggio mediante tracciato avvenuta per un notevole lasso di tempo e nell'immediata prossimità del parto), in quanto idonea a provocare il danno da paralisi celebrale al bambino – apparendo inverosimile la derivazione da altre cause - avrebbe dovuto condurre il giudicante di merito a ritenere pienamente assolto l’onus probatorio gravante sul danneggiato.

Assenza di sofferenza fetale non esclude il dovere di controllo

Nessuna valenza avrebbe dovuto ascriversi, conclude la Corte con sentenza n. 8664 del 4 aprile 2017, alla mancanza di una prova sicura dello stato di sofferenza fetale, una volta acclarato – come nella specie – un monitoraggio non conforme alle regole della buona ostetricia. In altre parole, l'eventuale assenza di sofferenza fetale, non avrebbe potuto comunque deporre a favore dei sanitari, in ogni caso obbligati a controllare la situazione clinica della partoriente.

 

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Iscrizione e variazione azienda per le unità da diporto: chiarimenti Inps

22/12/2025

Permessi retribuiti per malati oncologici: cosa cambia dal 1° gennaio

22/12/2025

Pensionati all’estero: accertamento dell’esistenza in vita 2026

22/12/2025

Legge Concorrenza 2025 in Gazzetta: cosa cambia per le società tra professionisti

22/12/2025

Donne vittime di violenza: assunzioni agevolate entro il 2026

22/12/2025

Pensioni Inps 2026: rivalutazione, trattamento minimo, limiti di reddito

22/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy