Riforma processo penale Si vota la fiducia

Pubblicato il 15 marzo 2017

Nella seduta del Senato del 14 marzo 2017, il Governo ha posto la questione di fiducia sull’emendamento interamente sostitutivo del disegno di legge di modifica del codice e del processo penale. Le votazioni, in merito, si terranno il 15 marzo 2017.

Modifiche al Codice penale

Il provvedimento, che recepisce il testo presentato dalla Commissione Giustizia e alcune proposte dei relatori, Casson e Cucca, interviene, in primo luogo, a modifica del Codice penale, introducendo disposizioni che disciplinano l’estinzione del reato a seguito di condotte riparatorie del reo, in caso di reati procedibili a querela.

Previsti anche aumenti dei limiti di pena per i delitti di scambio elettorale politico-mafioso, furto e rapina.

A seguire, vengono modificate le norme sulla prescrizione, con previsione di una sospensione di un anno e sei mesi dopo la sentenza di condanna.

L’Esecutivo, viene quindi delegato a riformare il regime di procedibilità per taluni reati, per il riordino di alcuni settori del codice penale e per la revisione della disciplina del casellario giudiziale.

Procedura penale Modifiche

Per quanto concerne il processo penale, sono introdotte nuove disposizioni in materia di incapacità dell'imputato di partecipare al processo, con fissazione di un termine di tre mesi per la conclusione delle indagini preliminari.

Sono state modificate anche alcune disposizioni su riti speciali, udienza preliminare, istruzione dibattimentale e struttura della sentenza di merito, ed è stata introdotta una semplificazione in materia di impugnazioni.

Novità anche relativamente alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e alla normativa di organizzazione dell'ufficio del pubblico ministero.

Anche sul fronte del processo, il testo contiene una delega al Governo volta alla riforma del processo e dell'ordinamento penitenziario, con fissazione dei principi e criteri per garantire la riservatezza delle comunicazioni in materia di intercettazioni.

Con riferimento a queste ultime, si segnala che – da emendamento da ultimo approvato - l’Esecutivo avrà un termine di tre mesi per esercitare la citata delega e che è stata prevista una riduzione delle relative spese obbligatorie.

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