Risponde di furto che sottrae il cellulare con la scusa di una telefonata

Pubblicato il 24 febbraio 2011 Con sentenza n. 6937 del 23 febbraio 2011, la Corte di cassazione, intervenendo in una vicenda in cui un uomo aveva sottratto il cellulare al proprietario con la scusa di dover fare una telefonata, ha colto l'occasione per spiegare il discrimine esistente tra la fattispecie del furto e quella dell'appropriazione indebita.

In particolare – spiega la Corte - nelle ipotesi di appropriazione indebita l'oggetto viene affidato ad un detentore che ne assume un potere effettivo di “autonoma disponibilità”; detto potere, per contro, non viene riscontrato nei casi di furto.

Nella specie, è stata ravvisata un'ipotesi di furto in quanto l'imputato non aveva assunto alcuna disponibilità del bene ma si era solo appropriato del cellulare appena ricevuto al solo scopo di effettuare una chiamata, alla presenza del proprietario del telefono.
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