Salta la prima rata Imu delle prime case e, forse, dei fabbricati agricoli

Pubblicato il 16 maggio 2013 Sarà un consiglio dei ministri senza aperture quello di domani, 16 maggio 2013. L’Italia non ha risorse per allargare anche ai capannoni delle imprese.

Il CdM approverà la sospensione del pagamento della prima rata Imu sulla prima casa e, forse, sugli immobili ad uso agricolo e sulle cooperative edilizie a proprietà indivisa. D’altronde, il patto per la larga intesa del Governo prevedeva il congelamento della rata per prima casa e immobili rurali, come previsto per domani. L’Imu delle cooperative edilizie a proprietà indivisa è un vero paradosso: sebbene siano abitazioni destinate a famiglie a basso reddito, scontano ora l'aliquota ordinaria, non quella per l'abitazione principale, perché la proprietà non è del residente ma della cooperativa.

Dunque si spengono le attese degli imprenditori sullo slittamento anche per loro. Per Graziano Delrio, ministro della Coesione e sindaco di Reggio Emilia, il rinvio anche sulle imprese avrebbe fatto saltare i conti di molti Comuni. L’Imu pagata da imprese e agricoltori lo scorso anno ammontava a circa 6-7 miliardi di euro, cifra impossibile da reperire in tempi rapidi. Pertanto, il nodo Imu sarà affrontato in un secondo momento, si pensa a settembre, con la revisione dell’intero impianto.

Il prossimo CdM approverà anche il rifinanziamento della Cig in deroga - la copertura probabilmente, dal Fondo per le politiche della formazione e dal Fondo per la produttività - ed il taglio della doppia indennità per i ministri.
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