Sanzione interdittiva confermata anche con nuovi amministratori

Pubblicato il 16 settembre 2014 Con la sentenza n. 37712 del 15 settembre 2014, la Corte di cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai vertici di una Srl contro la misura cautelare interdittiva di cui all'articolo 9, secondo comma lettera c) del Decreto legislativo n. 231/2001 e con cui era stato disposto il divieto a contrarre con la pubblica amministrazione per un anno, in relazione all'illecito amministrativo dipendente dal reato contestato di truffa.

Tra i motivi dell'impugnazione del provvedimento, era stato fatto valere il cambio di amministrazione della società, una modifica dei vertici che avrebbe dovuto far venire meno l'esistenza del pericolo alla base della sanzione interdittiva.

Ma detto cambio di amministrazione è stato valutato dalla Cassazione come “strumentale alla presentazione dell'appello”.

E ciò in considerazione sia della stretta vicinanza temporale tra i due eventi, sia per il fatto che nel verbale di assemblea non erano spiegate le ragioni di tale sostituzione né indicate le competenze e professionalità del nuovo amministratore, appena trentenne.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge per la semplificazione in vigore: staff house, nulla osta, CIG e LOAgri

18/12/2025

Rinnovazione ipotecaria: regole operative e pagamenti

18/12/2025

Prima casa e vendita infraquinquennale: preliminare non evita la decadenza

18/12/2025

Cassazione: licenziamento illegittimo se il CCNL limita le videoriprese

18/12/2025

Legge Semplificazione, riapertura dei termini per Tremonti Ambiente e Conto energia

18/12/2025

Controlli di fine anno: le ferie residue

18/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy