Sblocca cantieri: appalti sotto al milione con invito, subappalto al 40%

Pubblicato il 23 maggio 2019

Prosegue, presso le Commissioni riunite Ambiente e Lavori pubblici del Senato, l’esame del disegno di legge di conversione del Decreto-legge n. 32/2019 (cosiddetto “Sblocca-cantieri”), contenente disposizioni urgenti per il rilancio dei contratti pubblici e gli interventi infrastrutturali.

Gli ultimi emendamenti votati si sostanziano, in primis, in una semplificazione per gli appalti sotto al milione di euro, attraverso il ripristino della procedura negoziata.

A seguire, è stata modificata la disciplina in materia di subappalto, ammettendo un tetto del 40% accanto al divieto, per i partecipanti, di ricevere un subappalto da parte dell’impresa vincente.

Altra novità è quella che cancella il bonus del 2% per la progettazione a favore dei tecnici delle pubbliche amministrazioni.

Appalti sotto 1 milione, procedure negoziate

Come detto, la prima modifica ridisegna la norma sugli affidamenti sotto soglia, riammettendo la possibilità di assegnare le gare di lavori sotto al milione sulla base del meccanismo delle procedure negoziate. Viene meno, in detto contesto, l’obbligatorietà della gara per gli appalti oltre i 200mila euro (prevista, invece, nel DL).

Nel dettaglio, sono reintrodotte le procedure a invito, già previste dal codice appalti, anche se con importi e numero delle imprese diversi.

Così:

Il meccanismo delle procedure a invito dovrà, in ogni caso, avvenire nel rispetto del criterio di rotazione degli operatori invitati, individuando le imprese sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici.

Subappalto: tetto al 40%

Sul fronte del subappalto, l’emendamento approvato ne ammette una soglia massima al 40% (abbassando il tetto del 50% contenuto nel Decreto sblocca cantieri).

Inoltre, viene reintrodotto il divieto, per i partecipanti alla gara, di ricevere subappalti da parte dell’operatore vincente (è stato accolto, sul punto, il rilievo evidenziato dall'ANAC circa il rischio di accordi collusivi in fase di gara, che possono poi sfociare in “spartizioni in fase di esecuzione”).

Ulteriori modifiche

Eliminato, a seguire, l’incentivo del 2% del valore dell'opera per i tecnici della Pa, relativamente all'attività di progettazione (bonus che rimane solo per le attività di programmazione e controllo).

Tra gli ultimi ritocchi, si segnala anche la possibilità, nell’ambito dell’edilizia privata, di presentare i progetti di interventi edilizi allo sportello unico via PEC, nonché la concessione di una dilazione, ai Comuni, per l’avvio di micro-lavori.

L’approvazione del Ddl, in commissione, slitta a lunedì mentre la discussione del provvedimento, in Assemblea, è prevista all'ordine del giorno di martedì 28 maggio.

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