Se l’attività di dipendente supera quella di libero professionista non è valido l’accertamento per parametri

Pubblicato il 09 agosto 2010

La Corte di Cassazione - sentenza n. 16529 del 2010 – esamina un caso di controversia sorta tra un contribuente e il Fisco in merito all’applicazione dell’accertamento in base ai parametri per un architetto che svolge sia lavoro di libero professionista sia lavoro subordinato, come insegnante scolastico. L’assenza di una norma che disciplina la materia nel caso della doppia attività, fa sì che sia pesata l’attività svolta in modo prevalente.

La vicenda analizzata dalla Corte aveva avuto esiti differenti in commissione tributaria provinciale e regionale. Il contribuente era così ricorso in Cassazione adducendo la tesi della violazione e della falsa applicazione da parte dei giudici di merito della disposizione istitutiva dell’accertamento fondato sui parametri, se, come nel caso di specie, il reddito da lavoro dipendente risultava più alto di quello da attività professionale, facendo così ritenere prevalente l’attività di lavoro dipendente (insegnante). Inoltre, il contribuente sosteneva che la Ctr aveva esposto in modo sommario le doglianze, rendendo non comprensibile le motivazioni poste alla base della decisione.

La Cassazione ha accolto il secondo motivo dichiarando assorbito il primo.

La mancanza in modo assoluto della motivazione rende la sentenza nulla. La Ctr è chiamata per un riesame della controversia.

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