Dalla possibilità di annullare gli atti amministrativi entro un tempo più ristretto, al silenzio-assenso per alcuni interventi edilizi, passando per la disciplina dei dehors, le norme anti-shrinkflation e la gestione delle eredità: questo è il cuore del disegno di legge “Semplificazioni”, approvato definitivamente dalla Camera dei deputati il 26 novembre 2025.
Le amministrazioni pubbliche avranno soltanto sei mesi per revocare autonomamente i propri provvedimenti; diventa operativo il silenzio-assenso per i permessi edilizi su immobili vincolati; le stazioni appaltanti potranno consultare le informazioni relative ai reali titolari delle imprese.
Il provvedimento prevede anche l’estensione fino al 30 giugno 2027 del regime straordinario applicato ai dehors utilizzati dalle attività commerciali.
In attesa della pubblicazione ufficiale del testo del provvedimento, si anticipano alcune norme licenziate.
Il periodo entro cui gli enti pubblici possono procedere alla cancellazione dei propri atti che concedono autorizzazioni o vantaggi economici viene dimezzato: da dodici mesi scende a sei.
Per gli interventi su fabbricati inseriti in aree tutelate sotto il profilo idrogeologico, paesaggistico, ambientale o culturale, è introdotto il meccanismo per cui, in assenza di risposta, la richiesta di permesso di costruire si considera accolta, purché tutti i relativi nulla osta e autorizzazioni siano già stati acquisiti e risultino validi.
Le amministrazioni, nei procedimenti previsti (come gare pubbliche, rilascio di licenze, concessioni, contributi e agevolazioni), potranno entrare nel registro che contiene le informazioni sulla titolarità effettiva delle società e degli enti privati.
La delega per riordinare la normativa che disciplina la concessione di aree pubbliche a valore culturale o paesaggistico — destinate all’installazione di strutture temporanee per bar, ristoranti e attività simili — potrà essere esercitata fino al 31 dicembre 2026.
Le nuove regole si applicheranno anche ai dehors collocati sulla base dei precedenti permessi temporanei. Se l’autorizzazione venisse negata, chi utilizza questi spazi dovrà disporre di un periodo adeguato per riportare i luoghi allo stato originario.
Prorogata fino al 30 giugno 2027 anche la validità dei titoli rilasciati in base alla normativa emergenziale.
Slitta al 1° luglio 2026 l’entrata in vigore dell’obbligo per produttori e venditori di segnalare al consumatore ogni riduzione del contenuto o delle dimensioni di un prodotto venduto allo stesso prezzo.
Il Governo avrà tempo fino al 31 marzo 2026 per predisporre il decreto legislativo che riorganizzerà il quadro degli incentivi rivolti alle imprese, posticipando la precedente scadenza fissata al 30 novembre 2025.
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