Con la risoluzione n. 30/E del 28 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’istituzione di un nuovo codice tributo, il “7076”, da utilizzare nel modello F24. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito delle misure volte a rafforzare il sostegno agli investimenti nel tessuto imprenditoriale innovativo italiano, in particolare nel segmento delle start-up e PMI innovative.
La finalità del nuovo codice è quella di agevolare la fruizione di un credito d’imposta riconosciuto ai contribuenti in determinate condizioni. Il codice “7076” consente di gestire correttamente, attraverso i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia, la compensazione di tale credito o il suo eventuale riversamento, garantendo coerenza e tracciabilità nei modelli di pagamento F24.
Questa misura deriva dall'articolo 2 della Legge n. 162 del 28 ottobre 2024, che ha aggiornato il sistema di incentivi fiscali a favore delle suddette imprese.
Negli ultimi anni, le start-up e le PMI innovative hanno assunto un ruolo strategico nell’ambito dell’economia italiana, contribuendo in modo significativo alla modernizzazione del tessuto imprenditoriale e all’introduzione di nuove tecnologie e modelli di business. Si tratta di realtà imprenditoriali giovani, dinamiche e ad alto contenuto innovativo, capaci di generare occupazione qualificata, attrarre capitali privati e stimolare la competitività del sistema produttivo nazionale.
Proprio per sostenere lo sviluppo di questo segmento imprenditoriale, il legislatore ha introdotto nel tempo una serie di incentivi fiscali mirati a favorire gli investimenti in capitale di rischio. Tali misure sono volte a promuovere la crescita, la capitalizzazione e la stabilizzazione di imprese ad alto potenziale, offrendo ai contribuenti agevolazioni fiscali in grado di compensare il rischio dell’investimento e, allo stesso tempo, di indirizzare le risorse finanziarie verso progetti ad elevato contenuto tecnologico.
Queste agevolazioni, confermate e rafforzate anche con la Legge di Bilancio 2025, rappresentano il riconoscimento dell'importanza strategica delle start-up e PMI innovative per il futuro economico del Paese, nonché della necessità di un quadro fiscale incentivante e stabile che incoraggi la partecipazione attiva del privato nel processo di innovazione nazionale.
Analizziamo il contesto normativo di riferimento che ha portato al riconoscimento di particolari forme di agevolazioni fiscali previste per investitori e finanziatori di startup e PMI innovative, prima di vedere nel dettaglio come compilare l’F24, utilizzando il nuovo codice tributo.
Il regime di favore per gli investitori in start-up innovative è stato introdotto per la prima volta con l’articolo 29 del Decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012, convertito dalla Legge n. 221/2012. Tale norma ha rappresentato un punto di svolta nella strategia fiscale italiana, con l’obiettivo di mobilitare capitali privati a sostegno dell’innovazione imprenditoriale.
Dal 2017, il regime è stato reso permanente e prevede forme di incentivazione distinte per persone fisiche e giuridiche:
Queste agevolazioni si applicano fino a un ammontare massimo di conferimenti agevolabili pari a 15 milioni di euro per ciascuna start-up innovativa, calcolando l’intero arco temporale di vigenza del regime agevolativo.
Per poter usufruire del beneficio fiscale, l’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni. In caso contrario, si decade dall’agevolazione e si è tenuti a restituire i vantaggi fiscali fruiti.
Inoltre, l’agevolazione è limitata ai primi cinque anni dalla registrazione della società nella sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle start-up innovative. Vi sono anche restrizioni soggettive:
A partire dal 1° gennaio 2020, è stata introdotta un’opzione alternativa e rafforzata destinata esclusivamente alle persone fisiche: la detrazione IRPEF del 50% per investimenti in una o più start-up innovative.
Questa misura ha l’obiettivo di rendere ancora più attrattivo l’investimento in imprese emergenti ad alto potenziale. Tuttavia, anche in questo caso, permangono le restrizioni già viste, come il limite alla partecipazione detenibile e l’esclusione di chi presta servizi rilevanti alla start-up beneficiaria.
NOTA BENE: Dal 1° gennaio 2025, la detrazione IRPEF per investimenti in start-up innovative è stata innalzata al 65%, sostituendo l’opzione precedente del 50%. L’agevolazione è riservata alle persone fisiche e si applica solo agli investimenti effettuati nei primi tre anni di vita della start-up, nel rispetto dei limiti del regime “de minimis” e delle consuete condizioni su partecipazione e durata dell’investimento. Il tetto massimo dell’investimento agevolabile resta fissato a 100.000 euro annui, con un vantaggio fiscale massimo di 65.000 euro per anno.
Per sostenere la crescita dell’innovazione in Italia, il legislatore ha introdotto una serie di incentivi fiscali rivolti a chi decide di investire in start-up e PMI innovative.
In particolare, gli investitori persone fisiche possono beneficiare di una detrazione IRPEF calcolata in percentuale sull’importo investito.
NOTA BENE: Se però l’imposta lorda dovuta dal contribuente è inferiore alla detrazione spettante, la parte eccedente non viene persa. Grazie a quanto stabilito dall’articolo 2 della Legge n. 162/2024, tale eccedenza si trasforma in un credito d’imposta, che può essere:
Questa possibilità è attiva a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023.
Con queste agevolazioni, l’obiettivo dello Stato è ridurre il rischio per gli investitori e stimolare l’afflusso di capitali privati verso imprese giovani e innovative, favorendone lo sviluppo e il rafforzamento sul mercato.
Le agevolazioni fiscali per gli investimenti in start-up e PMI innovative devono essere correttamente riportate anche nella dichiarazione dei redditi.
In particolare, nel modello REDDITI PF:
Nello specifico:
Se l'importo della detrazione eccede l’imposta lorda, il contribuente deve riportare:
Una volta individuata, nella dichiarazione dei redditi, l’eccedenza di detrazione che si trasforma in credito d’imposta, il contribuente può decidere di utilizzarlo in compensazione mediante la presentazione del modello F24.
A tal fine, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 30/E del 28 aprile 2025, ha istituito il codice tributo "7076", denominato "Credito d’imposta relativo all’eccedenza non detraibile per investimenti effettuati in start-up innovative e PMI innovative - articolo 2 della legge 28 ottobre 2024, n. 162".
Tale codice, che consente la corretta gestione e l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta derivante dall’eccedenza non detraibile sugli investimenti in start-up e PMI innovative, svolge una funzione fondamentale:
Modalità operative per l’utilizzo nel modello F24
Il credito d’imposta deve essere utilizzato tramite la presentazione del modello F24, da trasmettere esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline).
In fase di compilazione:
Questa procedura assicura una gestione precisa e tracciabile dei crediti d’imposta legati agli investimenti in innovazione, offrendo ai contribuenti uno strumento chiaro e sicuro per fruire delle agevolazioni previste.
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