Tax Control Framework: definite le regole per i certificatori del rischio fiscale

Pubblicato il 14 aprile 2025

Tax Control Framework: definite le regole per la formazione di avvocati e commercialisti

Il Consiglio Nazionale Forense (CNF), il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e l’Agenzia delle Entrate hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che definisce il quadro normativo e operativo per la formazione e l’attestazione dei certificatori del rischio fiscale, nell’ambito del Tax Control Framework (TCF), elemento centrale del regime di cooperative compliance.

È quanto si legge in un comunicato congiunto pubblicato l’11 aprile 2025 sui siti istituzionali del CNF e del CNDCEC.

Il Tax Control Framework (TCF) - si rammenta - è un sistema integrato che consente alle imprese di rilevare, misurare, gestire e controllare in modo strutturato i rischi fiscali. Inserito nel contesto dell’adempimento collaborativo, il TCF ha lo scopo di promuovere un rapporto trasparente e fiduciario tra contribuente e Amministrazione finanziaria, favorendo un approccio preventivo alla gestione delle controversie tributarie.

Finalità del protocollo e soggetti coinvolti

Attraverso il protocollo, le istituzioni firmatarie intendono regolamentare l’accesso e la formazione dei professionisti che, in qualità di certificatori del rischio fiscale, saranno incaricati di verificare l’affidabilità e l’efficacia dei sistemi di controllo interno adottati dalle imprese aderenti al regime di cooperative compliance.

L’attività di certificazione, secondo quanto stabilito, è riservata esclusivamente a:

Ogni Consiglio nazionale sarà responsabile della tenuta e dell’aggiornamento del proprio elenco dei certificatori abilitati, mentre l’elenco aggregato sarà pubblicato dall’Agenzia delle Entrate e articolato in due sezioni distinte per categoria professionale.

Struttura del percorso formativo

Per ottenere l’attestazione, i professionisti dovranno seguire un percorso formativo strutturato e superare un test di valutazione finale.

Il programma formativo ha una durata complessiva massima di 80 ore e si articola in tre moduli tematici principali.

Particolare rilievo è attribuito all’approfondimento dei sistemi di controllo interno e alla gestione dei rischi fiscali, che deve occupare almeno la metà delle ore complessive del corso.

Gli altri due moduli sono dedicati, rispettivamente, ai principi contabili e al diritto tributario, discipline fondamentali per l’inquadramento normativo e contabile del rischio fiscale.

Al termine del percorso, i partecipanti saranno sottoposti a un test di valutazione il cui superamento darà diritto all’attestazione, rilasciata dal Consiglio nazionale di appartenenza (CNF o CNDCEC) in base all’albo professionale di iscrizione.

I contenuti e le modalità di svolgimento dei corsi e delle valutazioni saranno definiti congiuntamente da CNF, CNDCEC, MEF e Agenzia delle Entrate.

Sistema degli esoneri: criteri e articolazione

Il protocollo prevede due livelli di esonero: totale, per chi ha già maturato esperienze specifiche, e parziale, limitatamente ad alcuni moduli, in funzione di titoli accademici o ruoli professionali ricoperti.

Esonero totale da corso e test

L’esonero completo si applica ai professionisti iscritti da almeno cinque anni all’Albo degli avvocati o alla sezione A dell’Albo dei commercialisti che:

Esonero parziale per specifici moduli

L’esonero parziale riguarda esclusivamente i moduli coerenti con le competenze accademiche o professionali già acquisite.

Tale tipo di esonero è riconosciuto a:

La soddisfazione dei soggetti coinvolti

Per il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, la firma del Protocollo costituisce "un passo importante per consolidare il rapporto di fiducia tra Amministrazione finanziaria e imprese, valorizzando la corretta gestione del rischio fiscale e rafforzando la certezza del diritto".

Anche i vertici degli ordini professionali hanno sottolineato il valore strategico dell’iniziativa.

Elbano de Nuccio, presidente del CNDCEC, ha evidenziato come l’esclusività attribuita a commercialisti e avvocati sia espressione della fiducia del legislatore nelle loro competenze e della loro responsabilità nel sostenere la tenuta del sistema economico nazionale;

Francesco Greco, presidente del CNF, ha sottolineato il valore del coinvolgimento degli avvocati e la centralità delle professioni ordinistiche nel garantire competenza, indipendenza e trasparenza nel rapporto tra contribuente e Stato.

Il protocollo siglato l’11 aprile 2025, in definitiva, segna un’evoluzione rilevante nella gestione del rischio fiscale e nella promozione di un modello di compliance preventiva, che affida a figure professionali qualificate il compito di verificare l’efficacia dei sistemi di controllo interno.

Si rafforza, in tal modo, un sistema di relazioni fiscali improntato alla trasparenza, all’affidabilità e alla responsabilità condivisa tra imprese e Amministrazione.

Tabella di sintesi

Di seguito, una Tabella riepilogativa con le regole previste nel Protocollo d'intesa relativo ai certificatori del Tax Control Framework.

Ambito Contenuto
Soggetti abilitati Avvocati (CNF) e commercialisti iscritti alla sezione A dell’albo (CNDCEC)
Ente rilascio attestazione CNF o CNDCEC, a seconda dell’albo di appartenenza
Elenco ufficiale Tenuto dai Consigli nazionali e pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Durata formazione Massimo 80 ore
Struttura corso Tre moduli:
1. Sistemi di controllo interno e gestione dei rischi (≥ 50%)
2. Principi contabili
3. Diritto tributario
Test finale Obbligatorio per ottenere l’attestazione
Esonero totale - Incarichi validati da AE
- Ruolo di responsabile rischio fiscale per almeno 5 anni
- Audit o vigilanza per almeno 2 anni
- Professori universitari (ECON-06/A, IUS 12)
Esonero parziale - Ricercatori universitari (A e B)
- Revisori legali (modulo contabile)
- Dottori di ricerca o Master II livello (moduli coerenti)
- Esperienza biennale in grandi imprese (Direttiva UE 2023/2765)
Riferimento normativo Protocollo d’intesa CNF, CNDCEC, MEF, Agenzia delle Entrate – 11 aprile 2025
Allegati
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