Al via dal 1° luglio 2025 la seconda fase di sperimentazione del Tribunale Online, la piattaforma digitale pensata per semplificare l’accesso alla giustizia.
Lo rende noto il ministero della Giustizia, con una nota del 1° luglio, pubblicata sul proprio sito istituzionale.
L'iniziativa, che prosegue il processo di digitalizzazione del sistema legale italiano, permette ai cittadini di gestire direttamente online alcuni procedimenti, riducendo la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici giudiziari.
La prima fase di sperimentazione del Tribunale Online è iniziata il 1° marzo 2024. La seconda fase amplia i servizi offerti, introducendo nuove tipologie di istanze che possono essere depositate tramite la piattaforma.
Il Tribunale Online è una piattaforma digitale che consente agli utenti di accedere a vari servizi giuridici online. La piattaforma è strutturata in due sezioni principali:
Per il deposito delle istanze è necessaria la firma digitale, che garantisce la validità legale degli atti compiuti sulla piattaforma.
Inizialmente, la piattaforma ha permesso di gestire alcuni procedimenti di volontaria giurisdizione, come la gestione dell’eredità giacente, l'amministrazione di sostegno e la nomina del curatore.
A partire dalla seconda fase di sperimentazione, iniziata il 1° luglio 2025, si aggiungono ulteriori procedimenti, tra cui:
Vantaggi della piattaforma
L’introduzione del Tribunale Online comporta diversi benefici per i cittadini e gli operatori del diritto:
Finanziamento e sostenibilità
Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance 2014-2020, attraverso i fondi REACT EU, ed è in linea con le priorità del PNRR. L'iniziativa fa parte anche dei lavori della Commissione interministeriale per la giustizia nel Sud, un progetto che mira a ridurre il divario tra le diverse regioni italiane e a migliorare l’accesso alla giustizia.
Con l'avvio della seconda fase nel 2025, si aggiunge anche il Tribunale di Roma, con l'intenzione di estendere gradualmente il servizio su tutto il territorio nazionale.
Alla nota del ministero sono allegati anche una brochure e un documento illustrativo dell'iniziativa.
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