Valutazione aziende in crisi: guida CNDCEC al metodo DCF

Pubblicato il 07 agosto 2025

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha pubblicato il 6 agosto 2025 un documento di ricerca dal titolo “Valutazione aziende in crisi: criticità e spunti di riflessione”.

Il documento nasce per offrire un supporto concreto ai professionisti chiamati a valutare aziende in crisi, una delle sfide più complesse della professione. Non vengono introdotti nuovi principi, ma si forniscono indicazioni operative su come applicare al meglio le metodologie esistenti, con particolare attenzione al metodo DCF (Discounted Cash Flow), considerato il più adatto in questi contesti.

Contesto normativo

Il documento si fonda sul D.Lgs. 14/2019 (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza), in particolare sull’art. 2, comma 1, lett. a), che definisce lo stato di crisi come “lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi”.

L’obiettivo della pubblicazione è offrire strumenti operativi, riflessioni critiche e indicazioni metodologiche per affrontare la valutazione economica delle aziende in crisi nell’ottica della continuità aziendale (going concern).

L’ambito oggettivo riguarda tutte le situazioni in cui l’impresa, pur essendo in crisi, presenta prospettive di risanamento e rilancio attraverso azioni di ristrutturazione strategica, gestionale o finanziaria.

Approccio valutativo nelle aziende in crisi: due prospettive operative

Il CNDCEC identifica due principali prospettive valutative in un contesto di crisi, entrambe riconducibili a una logica di continuità operativa:

  1. Valutazione del complesso aziendale come funzionante, sulla base dell’assetto strategico e gestionale attuale.
  2. Valutazione del complesso aziendale nella configurazione futura, risultante dall’implementazione di un piano di risanamento e di eventuali azioni di discontinuità con il passato.

Queste due direttrici possono anche coesistere nella stessa analisi. Fondamentale, in ogni caso, è:

Le principali criticità nel processo valutativo

Il documento del CNDCEC individua una serie di criticità ricorrenti nell’ambito della valutazione delle aziende in crisi, che rendono difficile l'applicazione di modelli valutativi standardizzati:

Il metodo DCF come approccio privilegiato

Uno dei punti centrali del documento del 6 luglio 2025 è l’indicazione del Discounted Cash Flow (DCF) come metodica più coerente per stimare il valore di aziende in crisi, soprattutto quando la continuità aziendale dipende da un piano di risanamento.

Secondo i Principi Italiani di Valutazione (PIV):

In particolare, il DCF consente di:

Aspetti tecnici e operativi nell’applicazione del DCF

Il documento propone alcuni spunti pratici per rendere più efficace l’applicazione del DCF nel contesto di crisi:

Guida operativa per gli esperti

Il documento offre indicazioni pratiche per affrontare in modo efficace le valutazioni in situazioni aziendali critiche, adattando le metodologie tradizionali alle condizioni di incertezza e discontinuità.

Valutare un’azienda in crisi significa saper coniugare competenze tecniche con la capacità di leggere il contesto strategico, operativo e finanziario. In questo senso, il testo rappresenta un supporto prezioso per chi è chiamato a formulare giudizi in uno degli ambiti più delicati della professione.

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