Viaggio di nozze rovinato per mancanza del visto. Risarcimento a carico dell'agenzia di viaggi

Pubblicato il 13 novembre 2013 La Terza sezione civile della Cassazione, con la sentenza n. 25410 del 12 novembre 2013, ha cassato, con rinvio, la decisione con cui i giudici di merito avevano respinto la domanda di risarcimento avanzata da due coniugi nei confronti dell'agenzia di viaggi presso la quale avevano acquistato i biglietti aerei di andata e ritorno per il loro viaggio di nozze in Thailandia, dove l'ufficio immigrazione thailandese aveva negato l'ingresso ad uno dei due coniugi, cittadino ecuadoregno, perché privo del visto di ingresso del Consolato competente, necessario per i cittadini extracomunitari.

Nel dettaglio, i due coniugi avevano ritenuto l'agenzia responsabile di non averli informati della necessità del visto, in violazione dei principi della Convenzione internazionale di Bruxelles del 1970 sui contratti di viaggio, del D.lgs. n. 111/1995 sui contratti del turismo e degli obblighi derivanti dal contratto di mandato, ivi incluso il dovere di buona fede e di protezione del cliente, anche nella veste di consumatore, come dal relativo Statuto.

I giudici di Cassazione, in particolare, hanno ritenuto che nella sentenza impugnata mancasse ogni motivazione circa diversi aspetti. Per poter escludere la responsabilità dell'agenzia di viaggi, infatti, – si legge nel testo della decisione – l'organo giudicante nel merito avrebbe dovuto accertare se le modalità di contrattazione, l'identità dei clienti, le circostanze di cui l'agente era o poteva essere a conoscenza e via dicendo, “avrebbero dovuto indurre l'agenzia a rilevare, facendo uso dell'ordinaria diligenza e in base agli usi del settore, che la …. era cittadina extracomunitaria e che avrebbe dovuto munirsi del visto di ingresso in Thailandia”.

Per la Cassazione era necessario accertare, ossia, se la detta circostanza fosse comunque conosciuta o conoscibile dall'intermediario, facendo uso dell'ordinaria diligenza e delle competenze tipiche degli operatori del settore.
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