Il Dl Sviluppo bis incassa la fiducia della Camera. Oggi il voto definitivo

Pubblicato il 13 dicembre 2012 Numerosi sono stati gli emendamenti presentati in sede di conversione del decreto legge n. 197/2012 - anche noto come decreto Crescita 2.0 - su quali, nella seduta del 12 dicembre, il Governo ha incassato la fiducia alla Camera, dopo un accordo raggiunto tra i capigruppo.

Il provvedimento ha ricevuto 295 voti favorevoli, 78 contrari e 114 astensioni. La maggior parte di queste sono arrivate dal Pdl, che ha confermato la stessa posizioni assunta la scorsa settimana in Senato, ribadendo la “delusione per i contenuti del provvedimento”.

Oggi, il testo del provvedimento, che deve essere convertito entro il 18 dicembre 2012, è atteso nell’aula della Camera per l’approvazione definitiva. Il decreto Sviluppo bis diventerà, dunque, legge nei termini giusti per poter essere pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” entro il termine di scadenza.

Il testo definito è sostanzialmente identico a quello che il 6 dicembre scorso è stato licenziato dal Senato: sono previste solo alcune modifiche che confluiranno nella legge di stabilità.

Il voto di fiducia è stato accolto favorevolmente dai molti sostenitori del provvedimento, tra i quali il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che ha così commentato: si tratta di “un provvedimento atteso da tempo e condiviso con innumerevoli interlocutori pubblici e privati”, oltre che “la prosecuzione di quanto fatto nei mesi scorsi”.

Tra le principali misure del decreto Crescita 2.0:

La proroga quinquennale per le concessioni balneari che dal 2015 arriveranno al 2020, con il rischio sempre più alto che ciò possa costare al Paese una multa da parte della Commissione Ue.

Il tetto massimo per l’ammissibilità al credito d’imposta per le opere di project financing resta fermo a 500 milioni di euro, non essendo passata la proposta di abbassamento a 100 milioni. Inoltre, l’agevolazione fiscale si applicherà solo alle nuove opere e non a quelle già aggiudicate.

Il potenziamento delle possibilità di creazione di start up innovative con accesso privilegiato al bonus fiscale. Queste società, infatti, avranno la possibilità di ricorrere al credito d’imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati e, inoltre, saranno esentate dall’obbligo di avvalersi della certificazione di un revisore dei conti oppure di un professionista iscritto al registro dei revisori contabili.

Sancita anche la nascita dell'Agenzia per l'Italia digitale, il nuovo ente che sostiuisce DigitPA e Agenzia per l'Innovazione. Il 25% delle risorse annuali per i grandi progetti strategici che sono gestiti da tale Agenzia verrà destinata a iniziative che interessano le Pmi.

Sul fronte lavoro, da segnalare la modifica alla riforma Fornero con l’estensione degli interventi a favore dei lavoratori anziani anche alle ipotesi di accordi sindacali stipulati nell’ambito di procedure di mobilità collettiva.
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