Nuove misure per riequilibrare le finanze dei Comuni

Pubblicato il 20 luglio 2009

Con un emendamento al Dl 78/2009, che dovrà essere convertito prima della pausa estiva dal Parlamento, si prevede l’introduzione di un nuovo articolo 9-bis che dovrebbe consentire agli enti locali soggetti al patto di stabilità di escludere dall’obiettivo dell’anno 2009 i pagamenti in conto capitale effettuati entro la fine dell’anno per un importo non superiore al 2,7% dell’ammontare dei residui passivi del titolo II della spesa risultanti dal rendiconto 2007. La deroga è ammessa per i soli Comuni che hanno rispettato il patto di stabilità per il 2008. Tutto ciò, in quanto sembra opportuno che anche gli enti locali, al pari delle aziende sanitarie, ospedaliere e degli istituti di ricovero e cura, siano esonerati dall’obbligo di accertare preventivamente che il programma dei pagamenti che comportino impegni di spesa sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole di finanza pubblica. La motivazione risiede nel fatto che le regole di finanza pubblica negli ultimi anni sono mutate con cadenza annuale, rendendo sempre più difficile l’attuazione di tale previsione. Inoltre, risulta alquanto complicato, per non dire impossibile per gli enti soggetti al Patto accertare i pagamenti di cassa prima di procedere al pagamento stesso. L’effetto dell’emendamento dovrebbe essere quello di liberare risorse ai Comuni per circa 3,1 miliardi di euro. Si tratta di una somma sicuramente consistente per risolvere parte delle difficoltà finanziarie dell’ultimo anno, avvertite già sui bilanci locali, ma che di certo non si può ritenere sufficiente in relazione alle richieste di autonomie locali ed imprese.

Tra le altre novità che si vogliono far entrare nella Manovra estiva, c’è quella che prevede l’introduzione della parte relativa a “Criteri e modalità per l’erogazione del rimborso ai Comuni per l’ICI prima casa”. Si tratta della restituzione ai Comuni del mancato introito ICI. Dalle prime stime si evidenzia un mancato gettito 2008 pari ad una cifra di 3,3 miliardi di euro. Purtroppo, però, la partita è talmente ampia che, per ora, rimane ancora aperta e senza totale copertura.

Roberta Moscioni

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