Regolamento sulla specializzazione forense illegittimo: primi commenti dall'Avvocatura

Pubblicato il 11 giugno 2011 E' stato bocciato dal Tar del Lazio - sentenza n. 5151 del 9 giugno 2011 - il regolamento sulla specializzazione forense approvato, lo scorso 24 settembre 2010, dal Cnf.

Quest'ultimo, a fronte della notizia, ha pubblicato una nota con cui, preso atto della decisione, sottolinea l'importanza e la necessità del regolamento il quale “qualifica la formazione professionale degli avvocati e risponde anche all'esigenza di natura deontologica di assicurare la massima tutela degli interessi degli assistiti”. Alla luce di tutto ciò – conclude il Cnf – si mostra ancora più urgente l'approvazione da parte del Parlamento della riforma professionale forense.

Letta la decisione, Maurizio De Tilla, presidente dell'Oua, con comunicato diffuso lo scorso 10 giugno, auspica che “si lavori per una soluzione legittima e condivisa da tutti. Il sistema delle specializzazioni è benvenuto ma deve avere come scopo principale l'alta preparazione degli avvocati. Il percorso dovrà essere serio ed articolato e dovrà riguardare principalmente la giovane avvocatura”.

Molto dura la reazione di Ester Perifano, per l'Anf, contro il presidente del Cnf, Guido Alpa. Per Perifano risulta molto grave che “il massimo organo istituzionale degli avvocati, il Consiglio nazionale forense, non solo abbia forzato la legge, pretendendo di superarla, ma, di fronte a un congresso nazionale che lo invitava con una mozione approvata a larga maggioranza a ritirare l'atto illegittimo, abbia confermato ostinatamente una scelta infausta”.
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