Una nuova modalità per la chiamata dei lavoratori intermittenti

Pubblicato il 28 novembre 2012 In attesa del decreto ministeriale che disciplini la materia, i canali di comunicazione della chiamata del lavoro intermittente a disposizione del datore di lavoro si arricchiscono della nuova modalità telematica, illustrata dal Ministero del lavoro nella nota n. 16639, del 26 novembre 2012.

Accedendo alla propria sezione riservata del portale Cliclavoro, l'azienda potrà comunicare le chiamate del lavoro intermittente attraverso la compilazione di un apposito modulo. Questa modalità prevede la comunicazione per più lavoratori e periodi di prestazione e può essere effettuata anche dal consulente del lavoro.

Nella nota il Ministero riepiloga le modalità a disposizione per effettuare tali comunicazioni, illustrandone anche gli aggiornamenti. Il datore di lavoro quindi, oltre al nuovo canale telematico, potrà effettuare la chiamata inviando:

- una mail all'indirizzo di posta elettronica delle Direzioni territoriali del lavoro o all'indirizzo intermittenti@lavoro.gov.it, allegando alla mail il modello “UNI_Intermittente”;
- il modello “UNI_Intermittente” al fax numero 848800131;
- un sms al numero 339-9942256, se registrato al portale Cliclavoro.

APPROFONDIMENTO
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

La trasparenza fiscale nel percorso di sostenibilità

05/08/2025

ZES Marche e Umbria: via libera al rilancio economico

05/08/2025

Reddito di lavoro autonomo: l'analisi della Fondazione studi

05/08/2025

Più tempo per codice dello spettacolo, contratti di lavoro e equo compenso

05/08/2025

Concorso Giustizia 2025: 2.970 posti per funzionari e assistenti

05/08/2025

Approvato DDL semplificazioni: novità su fisco, burocrazia e ambiente

05/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy