Compensazione dei debiti. Il contribuente deve controllare

Pubblicato il 27 settembre 2019

La Corte di cassazione ammonisce sull’utilizzo della compensazione, per estinguere debiti tributari, senza accertarsi della bontà dei crediti impiegati.

E’ il caso della sentenza n. 39333 del 25 settembre 2019, riguardante il fatto di un contribuente verso cui veniva disposto il sequestro preventivo per indebita compensazione, attuata dai commercialisti di cui si serviva. E’, infatti, risultato che, a fronte di 32 cartelle esattoriali per un debito tributario di 700.000 euro, i consulenti fiscali avevano ottenuto la compensazione con crediti su cui il contribuente non aveva fatto alcun tipo di controllo.  

Ma il contribuente si era dichiarato totalmente ignaro dei fatti inerenti l’eccepita compensazione, opera dei consulenti.

Utilizzo della compensazione. Va controllata l’origine dei crediti

Secondo i giudici della Corte Suprema, in materia di sequestro preventivo non va valutata la presenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico della persona nei cui confronti è operata la misura cautelare, essendo sufficiente la sussistenza dell’astratta possibilità, in una definita ipotesi di reato, del fatto contestato.

Va da sé che, in ogni caso, il giudice del riesame deve effettuare, ai fini dell’adozione della misura cautelare, il controllo sulla configurabilità del reato nonché sulle prove portate dall’accusa e gli elementi offerti dall’indagato.

E dai fatti è emerso che sia da escludere la buona fede del contribuente visto che ha dato seguito alla compensazione dei debiti senza operare alcun controllo sui crediti utilizzati per effettuarla. Quindi, il fatto che si sia disinteressato delle sorti delle cartelle è indizio della consapevolezza della messa in atto di frodi fiscali.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge di Bilancio 2026 in GU: guida alle novità in materia di lavoro

31/12/2025

Decreto sicurezza sul lavoro, legge in GU: le novità

31/12/2025

CBAM: avvio dal 1° gennaio 2026. Obblighi per importatori

31/12/2025

Conguaglio contributivo 2025: dall'Inps regole, scadenze e istruzioni

31/12/2025

Interesse legale 2026 all’1,60%: impatto su contributi e sanzioni

31/12/2025

Pensioni: adeguamento alla speranza di vita, con deroghe

31/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy