Con il provvedimento n. 172928 del 9 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’adesione al Concordato Preventivo Biennale (CPB), valido per i periodi d’imposta 2025 e 2026, unitamente alle relative istruzioni per la compilazione.
Il nuovo atto rappresenta un tassello importante nel processo di evoluzione della disciplina del concordato, in linea con gli obiettivi del Decreto Legislativo n. 13/2024 e dei successivi interventi correttivi. In particolare, il provvedimento modifica le modalità di trasmissione del modello, che dal 2025 potrà essere inviato autonomamente, senza dover essere allegato alla dichiarazione dei redditi, come invece avveniva in passato.
Questa novità comporta una diversificazione delle scadenze tra l’adesione al CPB e la presentazione della dichiarazione, offrendo così maggiore flessibilità ai contribuenti. Inoltre, il nuovo modello recepisce aggiornamenti normativi e introduce elementi di semplificazione e chiarezza nella compilazione, a beneficio dei soggetti interessati a una gestione fiscale più prevedibile e collaborativa.
Vediamo le novità.
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è uno strumento introdotto per migliorare il rapporto tra contribuenti e Amministrazione finanziaria, con lo scopo di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali e di razionalizzare gli obblighi dichiarativi, soprattutto per le imprese e i professionisti di minori dimensioni.
La base normativa del CPB si trova nel Decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, emanato in attuazione della delega contenuta nell’articolo 17, comma 2, della Legge 9 agosto 2023, n. 111. Tale decreto prevede che i contribuenti residenti, titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo derivante da arti e professioni, che operano nel territorio dello Stato e sono di dimensioni contenute, possano accedere a un concordato biennale, ossia a una proposta dell’Agenzia delle Entrate che anticipa il reddito imponibile e il valore della produzione per due periodi d’imposta consecutivi. La proposta viene elaborata in coerenza con i dati dichiarati dal contribuente, utilizzando i modelli approvati e tenendo conto degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) applicabili.
Attraverso questo strumento, il contribuente ha la possibilità di concordare in anticipo la propria base imponibile, beneficiando così di una maggiore certezza fiscale, della semplificazione degli adempimenti tributari e della riduzione del rischio di accertamento o contenzioso. L’adesione è facoltativa, ma rappresenta una leva importante per promuovere comportamenti collaborativi e trasparenti, in linea con l’evoluzione del sistema fiscale verso un modello più moderno e partecipativo.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 172928 del 9 aprile 2025 ha come obiettivo l’approvazione del nuovo modello con cui i contribuenti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) comunicano i dati rilevanti per l’elaborazione della proposta di Concordato Preventivo Biennale (CPB) riferita ai periodi d’imposta 2025 e 2026, oltre a esprimere l’eventuale accettazione della proposta.
Rispetto al modello utilizzato per il biennio precedente, il provvedimento introduce modifiche sostanziali, tra cui la più rilevante è la possibilità di trasmettere il modello CPB autonomamente, ovvero in modo indipendente dalla dichiarazione dei redditi e dalla comunicazione dei dati ISA.
Le istruzioni per la compilazione precisano espressamente questa novità: la scadenza per l’invio del modello CPB non coincide più con quella della dichiarazione dei redditi, segnando così una netta separazione procedurale tra i due adempimenti. Questa innovazione risponde alla necessità di semplificare e razionalizzare il processo di adesione, rendendolo più flessibile per i contribuenti e meglio integrato con le altre scadenze fiscali.
In tale direzione si inserisce anche la proposta di proroga del termine per l’adesione al CPB, attualmente in fase di approvazione parlamentare, che prevede lo spostamento della scadenza dal 31 luglio al 30 settembre (o all’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta).
Il nuovo modello, inoltre, recepisce le modifiche normative introdotte dal DLgs. n. 13/2024 e dal decreto correttivo in itinere, confermando la volontà dell’Agenzia delle Entrate di rafforzare gli strumenti collaborativi che favoriscono la compliance volontaria e la prevedibilità fiscale, soprattutto per imprese e professionisti di minori dimensioni.
In sintesi, dunque, il nuovo provvedimento agenziale introduce le seguenti novità:
Modello CPB 2025/2026: approvazione del nuovo modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini della determinazione della proposta di concordato per i periodi d’imposta 2025 e 2026.
Istruzioni per la compilazione: fornisce dettagliate indicazioni per la corretta compilazione del modello, includendo le modifiche normative più recenti.
Aggiornamenti normativi: integrazione delle disposizioni contenute nel DM 14 giugno 2024 e nel D.Lgs. n. 108 del 5 agosto 2024, che hanno introdotto significative modifiche alla disciplina del CPB.
Il nuovo modello approvato con il provvedimento n. 172928/2025 è destinato esclusivamente a una specifica categoria di contribuenti. In particolare, possono utilizzarlo i soggetti che, nel periodo d’imposta 2024, hanno:
esercitato attività economiche nei settori dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali o del commercio;
applicato gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) approvati per le loro attività;
manifestato l’intenzione di aderire alla proposta di Concordato Preventivo Biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026.
L’accesso al CPB è quindi riservato ai contribuenti che non operano in regime forfetario, a seguito della modifica normativa introdotta dal decreto correttivo del DLgs. n. 13/2024, il quale ha abrogato gli articoli da 23 a 33 relativi al concordato per i soggetti forfetari. Tale esclusione è stata formalmente recepita anche nel modello REDDITI PF 2025, da cui è stata rimossa la sezione VI del quadro LM, che in precedenza era dedicata all’adesione al CPB da parte di contribuenti forfetari.
Il modello CPB 2025–2026 riprende nella sua impostazione generale la struttura già adottata per il biennio precedente, ma introduce alcune novità di rilievo che ne rendono la compilazione più articolata e aderente alle evoluzioni normative e operative dell’istituto.
Il cuore del modello resta rappresentato dal quadro P, articolato in più sezioni funzionali alla comunicazione dei dati rilevanti per la proposta di concordato.
In particolare, i righi P01–P03 sono dedicati alla verifica delle condizioni di accesso al CPB, mentre i righi P04 e P05 raccolgono informazioni sul reddito dichiarato e sul valore della produzione netta, che costituiscono la base di calcolo per la proposta. I righi P06–P09 sono riservati all’indicazione dei valori proposti dall’Agenzia delle Entrate e alla valutazione da parte del contribuente. Infine, nel rigo P10, viene formalizzata l’accettazione della proposta da parte del soggetto interessato.
Una delle principali novità rispetto alla versione precedente riguarda l’inserimento di campi preliminari obbligatori, da compilare in apertura del modello. Si tratta in particolare del codice ISA applicabile, del codice ATECO relativo all’attività economica prevalente svolta nel 2024 e della tipologia di reddito (identificata con il codice 1 per il reddito d’impresa e con il codice 2 per il lavoro autonomo).
Questi dati assumono particolare rilevanza anche in un’altra circostanza introdotta per la prima volta: la possibilità di revocare una precedente adesione al CPB. L’inserimento dei campi obbligatori è infatti richiesto anche in caso di revoca, opzione che nella versione precedente del modello non era prevista e che apre ora a una maggiore flessibilità decisionale per il contribuente.
Come si desume dalle novità riportate nelle istruzioni, inoltre, sono stati aggiornati i riferimenti normativi relativi al reddito di lavoro autonomo, in coerenza con le modifiche al TUIR apportate dal DLgs. 192/2024, e sono state precisate le condizioni di esclusione legate alle modifiche della compagine sociale, secondo quanto stabilito dal DL n. 155/2024. Questi adeguamenti contribuiscono a rendere lo strumento più coerente con l’evoluzione della normativa tributaria e più accessibile sotto il profilo tecnico.
La trasmissione del modello CPB 2025–2026 e la conseguente accettazione della proposta di concordato preventivo biennale devono avvenire esclusivamente per via telematica, secondo quanto stabilito al punto 3 del provvedimento n. 172928/2025. Il contribuente può effettuare l’invio direttamente tramite i servizi Entratel o Fisconline dell’Agenzia delle Entrate, oppure può avvalersi degli intermediari abilitati, ossia i soggetti incaricati ai sensi dell’articolo 3, commi 2-bis e 3, del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni (come commercialisti o CAF).
La trasmissione dovrà essere effettuata utilizzando il modello approvato con il presente provvedimento, e seguendo le specifiche tecniche che saranno stabilite con un successivo atto dell’Agenzia delle Entrate. Tali specifiche definiranno in dettaglio le modalità operative, i tracciati record e i controlli previsti per l’elaborazione e l’accettazione dei dati trasmessi.
Un aspetto di rilievo riguarda gli obblighi informativi degli intermediari. Una volta completato correttamente l’invio telematico, gli incaricati devono comunicare al contribuente un prospetto dettagliato contenente tutti i dati trasmessi e i valori utilizzati per il calcolo della proposta di concordato per i periodi d’imposta 2025 e 2026. Questo prospetto deve essere conforme, per struttura e sequenza, al modello ufficiale approvato, garantendo così trasparenza e tracciabilità dell’operazione.
In sintesi, la modalità di trasmissione prevista dal provvedimento rafforza la digitalizzazione del processo e assicura che l’adesione al CPB avvenga secondo criteri di uniformità, sicurezza e chiarezza.
Il nuovo Modello CPB 2025–2026 rappresenta un ulteriore passo verso una fiscalità collaborativa, trasparente e digitalizzata. I contribuenti che intendono aderire devono prestare particolare attenzione alle nuove modalità di trasmissione e ai termini di scadenza, per sfruttare appieno i benefici del concordato preventivo biennale e gestire con maggiore certezza e semplificazione la propria posizione fiscale per il prossimo biennio.
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