I piani di risanamento prima del fallimento

Pubblicato il 28 dicembre 2009 Risultano ancora poco usati in caso di crisi d’impresa i piani di risanamento, costituiti da piani attestati e accordi di ristrutturazione. Sono alternativi al concordato stragiudiziale ed entrambi sono caratterizzati da una relazione redatta da un professionista. Producono l’effetto di impedire l’esercizio dell’azione revocatoria, tuttavia bisogna considerare che l’esito positivo della maggior liquidità possa essere vanificato dal prelievo fiscale. Infatti, il Tuir ancora non contempla le nuove armi della legge fallimentare, dunque non offre tutele ai debitori circa l’insorgenza di imponibile, come invece succede per il fallimento, il concordato fallimentare e quello preventivo.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi per alloggi ai lavoratori del turismo: regole per le domande

14/11/2025

Cessione intracomunitaria: esenzione IVA con libertà probatoria

14/11/2025

Compenso per assistenza giudiziaria tributaria: chiarimenti del CNDCEC

14/11/2025

Superbonus sisma 110%: nessun obbligo di contributo pubblico e CILAS al coniuge

14/11/2025

Mappe catastali online. Al via nuovo servizio gratuito delle Entrate

14/11/2025

Espropri per pubblica utilità: chiarimenti su trascrizione e adempimenti catastali

14/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy