Licenziamenti, trovata l’intesa tra Governo e parti sociali

Pubblicato il 30 giugno 2021

È andata a buon fine l’annunciata riunione tra Governo e parti sociali, svolta a Palazzo Chigi, in merito al blocco dei licenziamenti. In particolare, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro del Lavoro Andrea Orlando hanno firmato l'avviso comune sottoscritto insieme da Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Alleanza delle Cooperative, Confapi, per venire a capo della questione del divieto di licenziamento.

Dunque, con una notizia del 29 giugno 2021, il Governo conferma che ambo le parti si impegnano a raccomandare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro.

Inoltre, il Governo e le parti sociali auspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all'avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua.

Blocco licenziamenti, confermato lo stop selettivo

Si conferma anche lo stop selettivo per alcuni settori per quanto riguarda il divieto di licenziamento. Per i datori di lavoro delle industrie tessili-abbigliamento-pelletteria sono previste altre 17 settimane di CIG gratuita (non sono dovuti i contributi addizionali) da fruire dal 1° luglio al 31 ottobre.

Quindi, fino al 31 ottobre 2021, i predetti datori di lavoro manterranno un divieto generalizzato di licenziamento per motivi economici.

Quindi, ci sarà lo sblocco dei licenziamenti per industria manifatturiera ed edilizia, con l’eccezione del settore moda (tessile, abbigliamento, pelletteria), le cui aziende potranno fruire di altre 17 settimane di CIG gratuita entro le predette date.

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