Diritto Penale

Condanna per stalking nei confronti dell'ex marito molesto

07/03/2011 Con una sentenza pronunciata lo scorso 24 febbraio 2011, il Tribunale penale di Milano ha condannato un uomo per il reato di stalking dopo che lo stesso aveva messo in atto una serie di condotte di molestia nei confronti della moglie dalla quale si era appena separato. Nelle situazioni come quella in esame – sottolineano i giudici meneghini – occorre procedere ad un'attenta operazione per distinguere la conflittualità “fisiologica” alla coppia nella fase di separazione dall'attività...
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Decreto 231 e costituzione di parte civile: rinvio alla Corte di giustizia

06/03/2011 La Corte di giustizia dell'Ue dovrà verificare la compatibilità delle norme contenute nel Decreto legislativo n. 231/2001 rispetto alla disposizioni comunitarie poste a tutela delle vittime dei reati. E' stato il Gup del Tribunale di Firenze, con decisione del 9 febbraio, a rinviare la questione ai giudici europei anche in considerazione della recente sentenza di Cassazione n. 2251/2011 con cui è stata negata la possibilità di costituzione di parte civile nei procedimenti penali instaurati...
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Contraffazione riconosciuta anche per gli oggetti dei designer

05/03/2011 E' stata confermata, dalla Corte di cassazione, terza sezione penale, la condanna inflitta dalla Corte di appello di Roma a due imputati accusati del reato di cui all'articolo 517 del Codice penale ossia vendita di prodotti industriali con segni mendaci. I magistrati della Corte Suprema riconoscono la legittimità della pronuncia di secondo grado nella parte in cui viene affermato che il reato di cui sopra sorge senza che venga richiesta la registrazione o il riconoscimento di un marchio o...
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Anche se segue le direttive, il medico non è esonerato dalla responsabilità penale

04/03/2011 Con sentenza n. 8254 del 2 marzo 2011, la Cassazione ha annullato la decisione con cui i giudici di merito avevano assolto dal reato di omicidio colposo un medico di Busto Arsizio. Quest'ultimo era stato ritenuto responsabile per la morte di un paziente che, in base alle linee guida dell'ospedale, era stato dimesso dopo nove giorni dall'intervento chirurgico a cui era stato sottoposto. Secondo i giudici di Cassazione, in particolare, l'aver seguito le direttive del presidio ospedaliero non...
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Lavori di pubblica utilità in presenza dei presupposti e solo a discrezione del giudice

04/03/2011 Per la Corte di cassazione – sentenza n. 6876 del 23 febbraio 2011 – per procedere alla sanzione del lavoro di pubblica utilità al posto della pena detentiva è necessaria la presenza di quattro condizioni: che l'interessato sia tossicodipendente o assuntore di sostanze stupefacenti; che sia intervenuta sentenza di condanna o di patteggiamento che abbia riconosciuto il fatto come di lieve entità; che l'imputato abbia espressamente chiesto, eventualmente in via subordinata, la sostituzione delle...
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Bancarotta senza l'aggravante della pluralità dei fatti

03/03/2011 La Corte di cassazione – con sentenza n. 8403 depositata lo scorso 2 marzo 2011 - ha escluso che nei confronti di un amministratore di fatto di una società, condannato per bancarotta, fosse applicabile l'aggravante della pluralità dei fatti in quanto, “considerata l'omogeneità delle condotte violatrici della legge fallimentari, l'identità del bene leso e la sostanziale contestualità delle stesse” risultava assai difficile, nella specie, ravvisare la reciproca autonomia dei fatti...
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Consumo di gruppo di droga: niente reato se c'è il mandato all'acquisto

03/03/2011 Con la sentenza n. 8366 del 1° marzo 2011, la Corte di cassazione ha statuito la non sanzionabilità, a livello penale, dell'uso di gruppo di sostanze stupefacenti quando lo stesso consegua ad uno specifico mandato ad acquistare in ragione della futura ripartizione e destinazione all'esclusivo uso personale dei partecipanti. L'uso personale di droga non è, infatti, perseguito dalle norme in vigore e per i consumatori trovati in possesso di stupefacenti sono previste solo sanzioni amministrative....
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Maltrattamenti in famiglia anche se la vittima è l'amante

03/03/2011 E' stato respinto dalla Corte di legittimità – sentenza n. 7929 depositata il 1° marzo 2011 – il ricorso presentato da un uomo avverso la decisione con cui era stata disposta nei suoi confronti, nell'ambito di un procedimento penale in cui era imputato per il reato di maltrattamenti in famiglia, la misura cautelare della custodia in carcere. In particolare, l'uomo, accusato di aver malmenato la sua amante, contestava che fossero sussistenti i presupposti per la configurazione del reato...
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Risponde di violenza privata chi, parcheggiando, blocca le auto dei vicini

02/03/2011 E' salva solo grazie all'accertamento dell'intervenuta prescrizione del reato, un'automobilista accusata di violenza privata per aver impedito, parcheggiando la propria automobile nel cortile del condominio senza dare spiegazioni, l'uscita degli altri veicoli. La donna era stata condannata, nel merito, a 30 giorni di reclusione nonché al risarcimento dei danni subiti dalla parte civile. In particolare – si legge nel testo della sentenza di Cassazione n. 7592 del 28 febbraio 2011 – era da...
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Nuove prove del Pm in sede di impugnazione o a base di una nuova richiesta di misura cautelare

02/03/2011 Secondo le Sezioni unite penali della Corte di cassazione - sentenza n. 7931 del 1° marzo 2001 – se il pubblico ministero, “nelle more della decisione su di una impugnazione incidentale de libertate, intenda utilizzare nei confronti dello stesso indagato e per lo stesso fatto, elementi probatori "nuovi", preesistenti o sopravvenuti, può scegliere se riversarli nel procedimento impugnatorio o porli a base di una nuova richiesta di misura cautelare personale, ma la scelta così operata gli preclude...
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