Concorso di reato per la frode carosello

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La Cassazione, con sentenza n. 7324 del 17 febbraio 2014, si è espressa in merito al caso di emissione di fattura falsa da parte di colui che poi si riveli il medesimo che la utilizzi nella propria dichiarazione dei redditi.

Secondo la Corte, in tal caso non può operare la deroga al concorso di reato ex art. 9 del D.Lgs n. 74/2000.

L'art. 9 individua due condotte distinte, dove in una due soggetti mettono in atto una frode fiscale con l'emissione di fatture false da parte di un soggetto e il conseguente reciproco vantaggio, nell'altra il soggetto giuridico pone in essere condotte dissimulatorie al fine di utilizzare fatture fittizie.

In tal caso, invece, il soggetto emittente le fatture e il soggetto utilizzatore delle stesse nella propria dichiarazione dei redditi sono la medesima persona e opera quale amministratore del soggetto giuridico che emette le fatture e come amministratore che le utilizza, il che esclude la deroga ex art. 9 e produce relativo concorso di reato.
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