Il danno alla salute deve essere provato

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Per la Cassazione – sentenza n. 26378 del 3 novembre scorso - è il lavoratore che lamenti un danno alla salute derivato dallo svolgimento dell'attività lavorativa a dover provare sia l'esistenza di tale danno che la nocività dell'ambiente di lavoro, nonché il nesso di causalità tra l'uno e l'altra. Provate queste circostanze, spetterà, quindi, al datore dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno e che quest'ultimo non sia dipeso dall'inosservanza di tali obblighi.
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