Infortuni, serve più impegno
Pubblicato il 02 marzo 2007
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Nella pagina di oggi a cura dell’Ufficio stampa e relazioni esterne dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro viene fatta un’ampia disamina sul problema degli infortuni sul lavoro. La questione relativa alla sicurezza negli ambienti di lavoro è sempre stata di importanza rilevante a partire dal Dpr n. 547 del 1995, anche se solo con il Dpr 124/65 viene data la definizione di infortunio sul lavoro. Si dovranno attendere, poi, i successivi decreti per la definizione dei ruoli delle figure interessate alla prevenzione fino all’emanazione del Dlgs 626/94, normativa a cui ancora oggi si fa riferimento. Oltre all’obbligo di tenuta del registro infortuni da parte del datore di lavoro, la legge in vigore indica specificatamente un elenco di lavorazioni per le quali c’è una presunzione assoluta di rischio. A tal fine, tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati sono tenuti all’assicurazione obbligatoria degli stessi se impiegati in attività considerate rischiose. Gli artigiani e i lavoratori autonomi dell’agricoltura sono tenuti ad assicurare anche se stessi. All’Inail spetta il compito assicurativo per i lavoratori infortunati o affetti da malattie professionali attraverso l’erogazioni di diverse forme di indennità.
- ItaliaOggi, p. 45 – Infortuni, serve più impegno - Fantauzzo (Ufficio stampa Ancl)
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