Approvato il decreto legge contenente “Interventi urgenti per la funzionalità della giustizia”

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Nella seduta del 17 dicembre 2009, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge “Interventi urgenti per la funzionalità del sistema giudiziario”, contenente una proroga per l’esercizio di funzioni da parte dei magistrati onorari, la previsione di norme straordinarie per la copertura delle sedi disagiate, l'anticipazione del processo telematico sia civile che penale.

Nel dettaglio, il nuovo testo prevede che la nomina di circa tremila magistrati onorari, in attesa di una riforma organica in materia, venga prorogata fino al 31 dicembre 2010.

Con riferimento al problema delle sedi disagiate, il decreto affida al Csm, in via eccezionale e temporanea (fino al 31 dicembre 2014), il compito di trasferire d'ufficio magistrati con almeno 4 anni di anzianità che prestino servizio in una sede vicina. Il trasferimento dovrà avvenire in base a criteri certi e predeterminati e verrà bilanciato dal riconoscimento di importanti benefici economici e dalla possibilità di fare rientro nella sede di provenienza dopo quattro anni di servizio nella sede disagiata.

Col provvedimento, viene reso obbligatorio, anche nel processo penale, l'utilizzo, per le comunicazioni, della posta elettronica certificata (Pec). L'unica eccezione riguarda le sole comunicazioni rivolte all’indagato o all’imputato, per una maggiore garanzia. L'obbligo scatterà, di fatto, a seguito della verifica, da parte del ministero della Giustizia, della funzionalità dei singoli uffici giudiziari.

Il decreto legge completa, inoltre, il quadro normativo del processo telematico prevedendo, entro 60 giorni dalla sua conversione, l’adozione di nuovi regolamenti per il processo telematico sia nel settore civile che in quello penale.

Infine, nel testo vengono introdotte delle misure che incentivano l’impiego delle nuove tecnologie informatiche per ridurre l’uso del supporto cartaceo ai fini del rilascio delle copie. Introdotte anche una nuova norma nel codice di procedura civile che consente di provvedere alla notifica degli atti processuali mediante la posta elettronica certificata, nonché la possibilità di utilizzare, per il pagamento di tutte le somme dovute nel processo, anche i mezzi moderni effettuando tutte le operazioni dallo studio del professionista, senza che sia necessario accedere agli uffici giudiziari.
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