Assunto il precario del “set”

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La Cassazione, con sentenza n. 17053 del 2008, ha respinto il ricorso della Rai contro un precario, stabilendo che il riferimento ad uno specifico spettacolo o programma non basta a giustificare l’uso dei contratti a termine nei programmi televisivi. La validità del contratto è assicurata se il collaboratore part-time fornisce alla trasmissione un contributo non generico: deve conferire “un’impronta distintiva e di personale significato al prodotto” che non può essere garantita dal personale assunto in pianta stabile.
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