Bonus industria 4.0: adempimenti dichiarativi per società con esercizio oltre l’anno

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Bonus industria 4.0: adempimenti dichiarativi per società con esercizio oltre l’anno

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 239 del 2 dicembre 2024, ha fornito importanti chiarimenti sulle modalità di dichiarazione e utilizzo del credito d’imposta per investimenti 4.0, disciplinato dall’art. 1, commi 1051 e seguenti, della Legge n. 178/2020.

Il documento approfondisce un caso specifico relativo a una società con periodo d’imposta ultrannuale, che ha richiesto chiarimenti sulla corretta gestione dichiarativa e sull’utilizzo del credito d’imposta per un investimento effettuato nel 2022.

La risposta illustra le modalità di esposizione del credito nel modello Redditi SC 2024, le condizioni per il suo utilizzo in compensazione tramite F24 e i requisiti tecnici necessari per beneficiare dell’agevolazione. Inoltre, chiarisce gli adempimenti dichiarativi e gli obblighi fiscali correlati all’investimento, fornendo una guida dettagliata per una corretta gestione della misura agevolativa.

Credito d’imposta 4.0: disciplina, beneficiari e finalità dell’incentivo fiscale

Il credito d’imposta 4.0 è un incentivo fiscale introdotto nell’ambito del Piano Nazionale Impresa 4.0, volto a sostenere le imprese italiane nel percorso di innovazione tecnologica e digitale, incentivando l’adozione di strumenti tecnologicamente avanzati. In particolare, punta a promuovere una maggiore competitività, efficienza e sostenibilità dei processi industriali.

È rivolto a tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione aziendale e dal regime fiscale di determinazione del reddito. La misura prevede aliquote agevolative differenziate in base al valore degli investimenti effettuati, con l’obiettivo di favorire la trasformazione digitale dei processi produttivi, l’adozione di tecnologie innovative e l’aumento della competitività del tessuto imprenditoriale.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione tramite F24, suddiviso in quote annuali di pari importo, e varia in percentuale a seconda del valore dell’investimento e della tipologia di bene. Nello specifico, riguarda beni rientranti nelle categorie individuate dalla normativa, quali quelli definiti nell’Allegato A alla Legge n. 232/2016, che includono macchinari interconnessi e altamente tecnologici.

L’incentivo si applica a investimenti effettuati entro termini definiti stabiliti dalla normativa, promuovendo la digitalizzazione e l’innovazione delle aziende italiane.

Periodo d’imposta ultrannuale, come presentare il Modello Redditi SC 2024?

La risposta a interpello n. 239/2024 analizza il caso di ALFA S.r.l., una società costituita a ottobre 2022, iscritta al Registro delle Imprese a novembre dello stesso anno, con primo esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. La società, nei mesi finali del 2022, ha acquistato un macchinario tecnologicamente avanzato conforme ai requisiti dell’Allegato A della Legge n. 232/2016, pagandolo in due tranche a novembre 2022. Questo investimento rientra nella categoria dei beni strumentali 4.0, beneficiando di un credito d’imposta pari al 40% del costo, come previsto dal comma 1057 della Legge n. 178/2020 per beni di valore inferiore a 2,5 milioni di euro.

Il bene è entrato in funzione il 1° gennaio 2023, ma la società non ha presentato dichiarazioni fiscali per il 2022, ossia non ha presentato il modello Redditi 2023, poiché non ha chiuso alcun periodo d’imposta entro la fine di quell’anno.

Di conseguenza, la prima dichiarazione fiscale presentata è il modello Redditi SC 2024, riferito al periodo d’imposta ultrannuale ottobre 2022–dicembre 2023.

La società, pertanto, ha richiesto chiarimenti sull’esposizione del credito d’imposta nel Quadro RU del modello Redditi SC e sull’utilizzo dello stesso in compensazione tramite modello F24, considerando che il modello riferito al 2023 non contempla l’indicazione di investimenti effettuati nell’anno precedente.

L'Istante ritiene di poter beneficiare del credito d’imposta del 40% per un macchinario acquistato nel 2022 e entrato in funzione nel 2023, proponendo di dichiarare l’investimento nel modello Redditi SC 2024 e utilizzare il credito in compensazione tramite F24 a partire dal 2024. Il tutto indicando il codice tributo 6936 con anno di riferimento 2023.

Credito d’imposta industria 4.0: modalità di utilizzo e condizioni

L’Agenzia delle Entrate, nella risposta ad interpello n. 239/2024, ha confermato l’applicabilità del credito d’imposta nella misura del 40% per l’investimento effettuato, purché siano verificati tutti i requisiti previsti dalla normativa, tra cui la conformità tecnica del macchinario ai criteri richiesti per i beni 4.0. Il credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24, deve essere dichiarato con il codice tributo 6936 e indicando come anno di riferimento il 2022, anno in cui l’investimento è stato contabilmente effettuato secondo le regole di competenza fiscale.

L’Agenzia sottolinea, inoltre, che l’utilizzo pieno del credito d’imposta è subordinato all’interconnessione del macchinario ai sistemi aziendali, condizione che non è stata confermata nel caso specifico. In assenza di interconnessione, il contribuente può beneficiare del credito in misura ridotta, corrispondente all’aliquota prevista per i beni strumentali ordinari, fino all’anno precedente a quello in cui l’interconnessione sarà completata. Una volta interconnesso il macchinario, il credito residuo sarà ridistribuito in un nuovo triennio di fruizione, detraendo quanto già fruito in precedenza e garantendo il pieno accesso all’agevolazione.

Bonus Industria 4.0, indicazioni operative per gli adempimenti dichiarativi

Per la gestione dichiarativa del credito d’imposta Industria 4.0 nel modello Redditi SC 2024, relativo al periodo d’imposta 2023, l’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni dettagliate nella risposta ad interpello n. 239/2024. Nonostante l’investimento sia stato effettuato nel 2022, l’Istante dovrà dichiararlo come se fosse avvenuto nel 2023, conformemente alla struttura del modello Redditi SC 2024.

Nel quadro RU del suddetto modello Redditi SC, dunque, è necessario:

  • compilare il rigo RU5, colonne 1 e 3, per riportare l’importo del credito maturato;
  • compilare il rigo RU130 per dettagliare gli investimenti 4.0 effettuati;
  • completare eventuali ulteriori campi richiesti nel quadro RU, conformemente alla normativa vigente.

Riguardo alla Dichiarazione IVA 2022, l’Agenzia precisa che, per l’anno solare 2022, non essendo previsto un periodo ultrannuale per l’IVA, la relativa dichiarazione annuale andava presentata entro il 30 aprile 2024, salvo specifici esoneri. La presentazione di questa dichiarazione è fondamentale anche per il recupero dell’IVA sugli acquisti effettuati nel corso del 2022, se ammesso.

NOTA BENE: Le indicazioni fornite si applicano anche ai soggetti con periodi d’imposta superiori a 365 giorni chiusi al 31 dicembre 2023, come chiarito nelle istruzioni generali per i modelli Redditi SC.

L’osservanza puntuale delle istruzioni è essenziale per garantire una corretta esposizione del credito d’imposta e il rispetto degli obblighi fiscali.

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