Commercialisti-tributaristi Scontro sul riconoscimento delle professioni non regolamentate

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Il decreto legislativo 206/2007 ha recepito la direttiva 36/2005/Ce e all’articolo 26 ha introdotto un registro per le associazioni di professioni non regolamentate. Scopo della norma è quello di individuare i soggetti che possono partecipare ai percorsi formativi comuni all’interno dell’Unione europea, per facilitare la loro circolazione in Europa. Su tale punto si scontrano dottori commercialisti e tributaristi, soprattutto a seguito del fatto che con l’approvazione del suddetto decreto gli stessi commercialisti e alcune professioni sanitarie hanno presentato ricorso al Tar. Secondo quanto sostenuto da Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, “l’articolo 26 del Dlgs 206/2007 rappresenta una forzatura del disposto e della ratio della direttiva europea”, dato che riconosce all’estero associazioni che non risultano riconosciute nel Paese di origine. Dall’altra parte, si schierano invece i tributaristi, con portavoce Arvedo Marinelli – presidente dei tributaristi Ancot – che confermano la legittimità dell’articolo 26, che di fatto sembra non stravolgere minimamente il dettato della norma europea non introducendo alcun sistema dualistico pubblico-privato di accesso alle professioni.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 33 – I tributaristi: il Tar ci ha dato ragione – N.T.
  • ItaliaOggi, p. 32 – Tributaristi, nuovo Ccnl – Giufrè

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