Comunicazioni di irregolarità: nuovi codici tributo per versamento parziale

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L’Agenzia delle Entrate ha istituito una serie di nuovi codici tributo da utilizzare nel modello F24 per il versamento delle somme dovute a seguito delle comunicazioni di irregolarità, nei casi in cui il contribuente intenda effettuare un pagamento parziale degli importi richiesti.

La risoluzione n. 70/E del 18 dicembre 2025 si inserisce nell’ambito delle procedure di controllo automatizzato disciplinate:

Ambito di applicazione dei nuovi codici tributo

I codici tributo di nuova istituzione sono utilizzabili esclusivamente nell’ipotesi in cui il contribuente, destinatario di una comunicazione di irregolarità:

  1. non intenda versare l’importo complessivamente richiesto;
  2. scelga di versare solo una quota delle somme indicate nel modello F24 precompilato allegato alla comunicazione.

In tali circostanze, il contribuente è tenuto a predisporre un nuovo modello F24, compilato secondo le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Modalità di compilazione del modello F24

La risoluzione n. 70/E/2025 chiarisce che i nuovi codici tributo devono essere indicati:

  • nella sezione “Erario” del modello F24;
  • esclusivamente in corrispondenza degli importi riportati nella colonna “importi a debito versati”.

Inoltre, devono essere sempre compilati i seguenti campi, reperibili all’interno della comunicazione di irregolarità:

  • codice atto;
  • anno di riferimento, da indicare nel formato “AAAA”.

Per alcuni codici tributo, individuati dalla stessa risoluzione (in particolare quelli compresi tra 973I e 984I), nel campo “rateazione/Regione/Prov./mese rif.” deve essere indicato anche il codice della Regione, secondo quanto previsto dalla Tabella T0 – codici delle Regioni e delle Province autonome, pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Elenco dei codici tributo

La risoluzione 70/2025 contiene una tabella riepilogativa che elenca tutti i codici tributo di nuova istituzione, suddivisi per:

  • imposta;
  • interessi;
  • sanzioni.

Per ciascun codice è inoltre indicato, ove previsto, il corrispondente codice tributo già esistente utilizzato per il versamento spontaneo. Tale collegamento consente ai contribuenti e agli intermediari di individuare più agevolmente la corretta codifica in fase di compilazione del modello F24.

Le fattispecie interessate riguardano, tra l’altro:

  • crediti d’imposta (ZES unica, ZLS, formazione agricola, fondazioni bancarie);
  • imposte sostitutive (imprese giovanili in agricoltura, lavoratori frontalieri, plusvalenze, riallineamenti contabili, affrancamento delle riserve);
  • Concordato preventivo biennale (CPB) per soggetti ISA e forfetari;
  • contributo straordinario contro il caro bollette.
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