Con il nuovo fisco abolita l'Irap dal 2014

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Nel pacchetto di misure presentato per riformare il fisco si scopre l'intenzione di eliminare dal 2014 l'Irap. Lo prevede la bozza di disegno di legge che accompagna il decreto sulla manovra da oltre 40 miliardi di euro, che giovedì sarà sul tavolo del consiglio dei ministri.

L'abolizione dell'Irap risponde alla logica derivante dall'attuazione del federalismo. Siccome gli introiti dell'Irap vanno anche a finanziare la sanità, dal 2013 per le regioni dovrà iniziare ad operare il meccanismo del finanziamento previsto dal federalismo.

Per il resto si confermano le voci dei giorni precedenti: tre aliquote Irpef (20, 30, 40%) e aumento dell’Iva di un punto per le aliquote più alte (10 e 20%). Il sistema fisco sarà fondato su 5 imposte: Irpef, Ires, Iva, imposta sui servizi e accisa. Il risparmio per le famiglie italiane, se la manovra fosse questa, sarebbe in media tra i 435 e i 573 euro, secondo gli studi della Cgia di Mestre.

Verso la conferma per l’aliquota al 20% per le rendite finanziarie (tranne che per i titoli di Stato) già dal 2012. Nella legge delega sarà presente anche il bonus figli per il 2012.

I primi commenti. Per Confindustria il piano di lavoro si presenta interessante; Confcommercio auspica che la riforma fiscale sia integrata col federalismo di modo che conduca alla semplificazione burocratica e ad un reale abbassamento della pressione fiscale.

Contraria la Coop secondo cui l'innalzamento dell'Iva porterà ad una ulteriore contrazione dei consumi.
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