Decreto Giustizia: Legge di conversione e testo coordinato in GU
Pubblicato il 27 gennaio 2025
In questo articolo:
- Decreto Giustizia: le modifiche introdotte in sede referente
- Consigli giudiziari: anche gli avvocati nelle discussioni su incompatibilità
- Termine di permanenza dei magistrati giudicanti presso gli uffici giudiziari
- Corsi di formazione per incarichi direttivi
- Giudici di pace operativi dopo sei mesi nell’Ufficio del processo
- Decreto Giustizia: le principali misure
- Braccialetti elettronici con verifica di fattibilità operativa
- Crisi d'impresa, in salvo l'attività compiuta prima del correttivo
- Copertura assicurativa dei soggetti impegnati in lavori di pubblica utilità
- Commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria
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Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2025, la Legge n. 4 del 23 gennaio 2025 di conversione, con modificazioni, del Decreto legge n. 178/2024 recante misure urgenti in materia di giustizia(cosiddetto Decreto Giustizia).
Il testo è stato definitivamente approvato nella seduta della Camera del 21 gennaio 2025, dopo aver ottenuto il via libera del Senato il 15 gennaio 2025.
Il provvedimento, che si compone di 11 articoli, si occupa di materie come l'organizzazione della magistratura, la gestione dell'edilizia penitenziaria e l'uso dei braccialetti elettronici.
Tra le misure principali si annoverano:
- il rinvio ad aprile 2025 delle elezioni per i consigli giudiziari;
- l'eliminazione del requisito di servizio residuo per incarichi direttivi;
- la proroga dei magistrati esperti in diritto di famiglia;
- l'estensione della copertura INAIL ai lavori di pubblica utilità;
- disposizioni in materia di formazione dei magistrati;
- interventi sulla gestione delle crisi d'impresa.
Ma veniamo al dettaglio delle modifiche introdotte.
Decreto Giustizia: le modifiche introdotte in sede referente
Consigli giudiziari: anche gli avvocati nelle discussioni su incompatibilità
Il Decreto legge, come rammentato, posticipa al mese di aprile 2025 le elezioni dei consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte di cassazione originariamente previste per il 2024.
Durante l'esame in sede di conversione, inoltre, è stata introdotta una disposizione che permette agli avvocati e ai docenti universitari, membri del Consiglio giudiziario, di partecipare e intervenire anche nelle discussioni riguardanti le incompatibilità dei magistrati in relazione ai rapporti di parentela e le decisioni relative al conferimento degli incarichi o al cambio di funzioni.
Termine di permanenza dei magistrati giudicanti presso gli uffici giudiziari
Tra le novità, è stata altresì disposta la proroga del termine massimo di permanenza dei magistrati giudicanti privi di funzioni direttive o semidirettive.
Nel dettaglio, viene esteso fino al 30 giugno 2026 il periodo entro il quale tali magistrati possono continuare a ricoprire le medesime funzioni, la stessa posizione tabellare o restare nel medesimo gruppo di lavoro, anche se la scadenza ordinaria sarebbe prevista in date antecedenti.
Corsi di formazione per incarichi direttivi
In materia di corsi di formazione per incarichi direttivi e semidirettivi, ne è stata introdotta l’obbligatorietà per i soli magistrati che hanno già ottenuto il conferimento oppure la conferma.
E' stato escluso, ossia, che la frequentazione obbligatoria al corso di formazione costituisca un requisito per l’accesso ai predetti incarichi.
Giudici di pace operativi dopo sei mesi nell’Ufficio del processo
Nel corso dell’esame parlamentare, inoltre, è stato ridotto da 24 a 6 mesi il periodo di assegnazione all’Ufficio del processo dei giudici onorari di pace nominati fino al 31 dicembre 2026.
Decreto Giustizia: le principali misure
Braccialetti elettronici con verifica di fattibilità operativa
Tra le principali misure - si ricorda - il decreto legge interviene in materia di braccialetti elettronici, prevedendo che, nel caso in cui il giudice ne abbia prescritto l'applicazione congiuntamente alla misura degli arresti domiciliari, il previo accertamento della fattibilità tecnica da parte della polizia giudiziaria riguardi anche la fattibilità operativa degli stessi.
Novità anche per le ipotesi di trasgressione alle prescrizioni imposte in via cautelare.
Il Dl prevede che, oltre al caso di manomissione, il giudice debba disporre la revoca della misura e la sostituzione con la custodia cautelare in carcere, anche in presenza di “una o più condotte gravi o reiterate” che impediscono od ostacolano il regolare funzionamento dei mezzi e strumenti anzidetti.
Crisi d'impresa, in salvo l'attività compiuta prima del correttivo
In materia di crisi d'impresa, è introdotta una norma di interpretazione autentica dell'art. 56 del Decreto correttivo (Decreto legislativo n. 136/2024) che fa salva tutta l’attività compiuta prima dell'entrata in vigore del correttivo medesimo.
Si prevede, in particolare, che le disposizioni introdotte dal Decreto correttivo, oltre ad applicarsi ai procedimenti instaurati o aperti successivamente alla sua entrata in vigore, ovvero al 28 settembre 2024, si applicano altresì a quelli pendenti alla medesima data.
A tal fine, viene specificato che gli atti compiuti prima del 28 settembre 2024 restano validi e non necessitano di essere rinnovati, modificati o integrati in base alle norme da ultimo introdotte e sono fatti salvi i provvedimenti adottati nel corso della procedura.
Copertura assicurativa dei soggetti impegnati in lavori di pubblica utilità
A seguire, il Dl estende anche ai soggetti che svolgono lavori di pubblica utilità, quale pena sostitutiva per i reati puniti con la pena detentiva non superiore a tre anni, la copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, posta a carico di un apposito Fondo previsto dalla normativa vigente.
Commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria
Infine, la normativa sul Commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria viene integrata, prorogandone l'incarico fino al 31 dicembre 2026.
Al Commissario è consentito avvalersi di una struttura di supporto composta da cinque esperti e stipulare protocolli per usufruire, gratuitamente, delle stazioni appaltanti, del codice dei contratti pubblici e del supporto di società statali.
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