Delega fiscale, via libera definitivo al decreto sull'internazionalizzazione

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Delega fiscale, via libera definitivo al decreto sull'internazionalizzazione

E' stato approvato definitivamente il 6 agosto 2015, dopo l'ok delle Camere, il decreto attuativo della delega fiscale sull’internazionalizzazione e la crescita delle imprese. Obiettivo del Governo è quello di offrire un aiuto concreto per attrarre nel nostro Paese nuovi imprenditori, rafforzando il ruling internazionale, ossia gli accordi preventivi con il Fisco per le imprese che detengono attività internazionali, e per riportare nel territorio le alte professionalità, soprattutto di chi ricopre incarichi direttivi come i top manager.

Misure per attrarre nuovi investimenti

E' istituita una nuova forma di interpello per le società che realizzano nuovi investimenti per un importo pari ad almeno 30 milioni di euro, per chiarirne i profili fiscali, a condizione che sia stato presentato un business plan con la descrizione dell’ammontare dell’intervento, dei tempi, delle modalità di realizzazione e dell’impatto in termini di occupazione.

Per rafforzare le certezze delle imprese che vogliono investire in Italia, infatti, l'Agenzia delle Entrate sarà chiamata a svolgere un'attività di consulenza ad hoc, a fronte di una richiesta di interpello. Tale possibilità viene riconosciuta alle imprese nazionali ed estere a condizione che il loro investimento comporti un significativo incremento occupazionale e che abbia un ammontare minimo di 30 milioni di euro.

L'Agenzia delle Entrate avrà 120 giorni di tempo per rispondere, prorogabili di altri 90 giorni in caso di integrazione della documentazione. L'esito positivo dell'interpello, vincolerà tutti gli uffici che sono tenuti a rispettare le condizioni approvate dal Fisco in relazione alla specifica operazione di investimento. Per l'impresa, viceversa, vale la regola del silenzio-assenzo, per cui in mancanza di risposta nei termini indicati, il comportamento adottato è da considerarsi fiscalmente corretto.

Bonus cervelli

Una delle novità del decreto sull'internazionalizzazione è quella che mira a far rientrare i “cervelli” entro il confine nazionale, grazie ad uno specifico incentivo fiscale. Si tratta del cosiddetto “bonus cervelli”, che prevede che i lavoratori altamente qualificati e specializzati, in possesso di un titolo di laurea o simili, che esercitano e sono residenti all'estero da più di cinque anni, possano godere di una esenzione reddituale del 30% per i cinque anni successivi al trasferimento della propria residenza entro il territorio dello Stato.

La misura, che consiste in uno sconto del 30% dell’imponibile su cui si andranno a calcolare le imposte sui redditi per cinque anni successi al rimpatrio, resta però temporanea, visto che non è stata accolta la richiesta parlamentare di renderla permanente né tanto meno di potenziarla per il Sud Italia.

L'agevolazione si rivolge non solo ai top manager italiani, ma anche ai cittadini comunitari in possesso di specifiche esperienza scientifiche e professionali, che dovranno essere individuate da un prossimo intervento del Ministero dell'Economia. Queste ultime due novità sono entrate a far parte dello schema di decreto attuativo della Legge n. 23/2014 proprio nella seduta della sua approvazione.

Nuove regole per i bilanci di banche e imprese

Nella stessa seduta del 6 agosto 2015, il Consiglio dei ministri n. 77 ha anche approvato il decreto che recepisce la direttiva europea 2013/34/Ue sui bilanci d’esercizio e i bilanci consolidati, più un secondo Dlgs che attua la direttiva sui bilanci con specifico riferimento ai conti annuali e ai conti consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari.

Con effetto a partire dal 1° gennaio 2016, dunque, entreranno in vigore rilevanti novità sui principi generali di redazione del bilancio, schemi, criteri di valutazione e strumenti finanziari.

Miglioramenti sono previsti, sempre dal prossimo anno, anche per i bilanci delle imprese di minori dimensioni, che potranno essere “semplificati”.

I maggiori cambiamenti derivanti dal recepimenti della direttiva comunitaria sui principi di redazione del bilancio riguardano modifiche agli articoli 2423 e 2423-bis del Codice civile, che operativamente corrispondono alle indicazioni previste dal principio contabile OIC 11, di recente aggiornato in attesa proprio delle novità ora approvate.

Ma la vera novità in tema di schemi di bilancio è rappresentata dall'introduzione del nuovo articolo 2425-ter, che introduce il rendiconto finanziario, il cui inserimento diventa obbligatorio a corredo del bilancio di esercizio. Semplificazioni sono, però, previste per le micro imprese tenute al bilancio abbreviato, che risulteranno esonerate dalla redazione del rendiconto finanziario e della nota integrativa.

Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 5 - Accordi con il fisco per chi investe - Mobili, Parente
  • Il Sole 24 Ore, p. 5 - La deduzione dei costi black list «guarderà» al valore normale - Miele
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 29 - Nei bilanci prevale la rilevanza - Roscini Vitali
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 29 - Derivati contabilizzati al fair value - F.V.R.
  • ItaliaOggi, p. 22 - L’Italia del fisco cerca appeal - Grigolon
  • ItaliaOggi, p. 25 - Bilanci ordinari più trasparenti - Feriozzi, De Angelis

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