Gestione dei contingenti tariffari: istruzioni delle Dogane

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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha fornito istruzioni operative in materia di gestione delle richieste di prelievo da contingenti tariffari, superando e coordinando precedenti indicazioni amministrative.

Con la circolare n. 33 del 18 dicembre 2025 si mira all’obiettivo di:

  • garantire la tutela dell’erario unionale e nazionale;
  • assicurare una gestione uniforme delle procedure doganali;
  • chiarire le opzioni operative a disposizione degli operatori economici in caso di assegnazione parziale o mancata del contingente.

La circolare 33/D/2025 distingue espressamente due modalità procedurali alternative, rimesse alla scelta dell’operatore.

Cosa sono i contingenti tariffari e qual è la loro finalità

I contingenti tariffari sono strumenti di politica commerciale dell’Unione europea che consentono l’importazione di determinate quantità di merci a dazio ridotto o nullo entro limiti quantitativi prefissati.

La finalità principale dei contingenti è duplice:

  • economica, poiché agevolano l’approvvigionamento di materie prime o prodotti strategici;
  • di tutela del mercato, in quanto limitano l’impatto delle importazioni sul mercato unionale una volta esaurita la quota disponibile.

Il beneficio tariffario è riconosciuto fino a esaurimento del contingente, secondo il principio del first come, first served a livello unionale.

Richiesta di contingente

La richiesta di prelievo dal contingente avviene esclusivamente tramite la dichiarazione doganale di importazione, nella quale il dichiarante:

  • indica il numero d’ordine del contingente;
  • dichiara il quantitativo di merce per il quale intende beneficiare del trattamento agevolato;
  • accetta implicitamente che l’assegnazione non è garantita.

La dichiarazione viene trasmessa:

  • al sistema nazionale AIDA;
  • successivamente, al sistema unionale QUOTA, che gestisce centralmente le assegnazioni per tutti gli Stati membri.

Assegnazione del contingente

Un elemento centrale nella gestione dei contingenti è che l’assegnazione non è istantanea.

Questo accade perché:

  • tutte le richieste presentate nei diversi Stati membri vengono raccolte a livello unionale;
  • la Commissione europea procede a una ripartizione proporzionale quando le richieste superano la disponibilità residua.

Di conseguenza, l’operatore può trovarsi in una delle seguenti situazioni:

  • assegnazione integrale (100%);
  • assegnazione parziale (pro-rata);
  • mancata assegnazione (0%).

Fino a quando l’esito non è noto, l’operazione doganale non può dirsi definitivamente chiusa.

Due modalità di gestione

La circolare n. 33/D/2025 introduce una distinzione chiave, che rappresenta il cuore della gestione operativa dei contingenti:

  1. procedura con sospensione dello svincolo;
  2. procedura senza sospensione dello svincolo.

Procedura con sospensione dello svincolo

Questa procedura consente all’operatore di non svincolare le merci fino alla conoscenza dell’esito del contingente.

In termini pratici:

  • le merci restano sotto vigilanza doganale;
  • l’operatore evita anticipazioni finanziarie su dazi potenzialmente non dovuti;
  • l’importazione viene “modellata” sull’esito effettivo del contingente.

Questa modalità è particolarmente indicata quando:

  • il contingente è prossimo all’esaurimento;
  • il rischio di assegnazione pro-rata o nulla è elevato;
  • l’impatto finanziario dei dazi ordinari è significativo.

Procedura senza sospensione dello svincolo

Con questa modalità, l’operatore accetta che:

  • lo svincolo avvenga subito;
  • l’esito del contingente sia verificato successivamente.

Tuttavia, ciò comporta conseguenze rilevanti:

  • se il contingente è “critico”, è obbligatoria una garanzia preventiva;
  • in caso di assegnazione parziale o nulla, l’operatore dovrà:
    • presentare una dichiarazione di rettifica;
    • versare i maggiori diritti di confine;
    • oppure subire l’escussione della garanzia.

Concetto di “contingente critico”

Un contingente è definito critico quando:

  • il quantitativo residuo è limitato;
  • il rischio di esaurimento è elevato.

In presenza di un contingente critico:

  • la garanzia è sempre obbligatoria, indipendentemente dalla procedura scelta;
  • la responsabilità di verifica ricade sul dichiarante, che deve consultare le informazioni pubblicate da TAXUD prima dell’invio della dichiarazione.

Rettifiche, invalidamenti e impatto sulle merci

La gestione dei contingenti incide direttamente sulla vita giuridica della dichiarazione doganale.

In sintesi:

  • l’assegnazione pro-rata comporta una rettifica della dichiarazione;
  • la mancata assegnazione può portare all’invalidamento;
  • le merci non importate “ritornano” al regime precedente (temporanea custodia, deposito doganale, transito).
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