Gestione dei contingenti tariffari: istruzioni delle Dogane
Pubblicato il 19 dicembre 2025
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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha fornito istruzioni operative in materia di gestione delle richieste di prelievo da contingenti tariffari, superando e coordinando precedenti indicazioni amministrative.
Con la circolare n. 33 del 18 dicembre 2025 si mira all’obiettivo di:
- garantire la tutela dell’erario unionale e nazionale;
- assicurare una gestione uniforme delle procedure doganali;
- chiarire le opzioni operative a disposizione degli operatori economici in caso di assegnazione parziale o mancata del contingente.
La circolare 33/D/2025 distingue espressamente due modalità procedurali alternative, rimesse alla scelta dell’operatore.
Cosa sono i contingenti tariffari e qual è la loro finalità
I contingenti tariffari sono strumenti di politica commerciale dell’Unione europea che consentono l’importazione di determinate quantità di merci a dazio ridotto o nullo entro limiti quantitativi prefissati.
La finalità principale dei contingenti è duplice:
- economica, poiché agevolano l’approvvigionamento di materie prime o prodotti strategici;
- di tutela del mercato, in quanto limitano l’impatto delle importazioni sul mercato unionale una volta esaurita la quota disponibile.
Il beneficio tariffario è riconosciuto fino a esaurimento del contingente, secondo il principio del first come, first served a livello unionale.
Richiesta di contingente
La richiesta di prelievo dal contingente avviene esclusivamente tramite la dichiarazione doganale di importazione, nella quale il dichiarante:
- indica il numero d’ordine del contingente;
- dichiara il quantitativo di merce per il quale intende beneficiare del trattamento agevolato;
- accetta implicitamente che l’assegnazione non è garantita.
La dichiarazione viene trasmessa:
- al sistema nazionale AIDA;
- successivamente, al sistema unionale QUOTA, che gestisce centralmente le assegnazioni per tutti gli Stati membri.
Assegnazione del contingente
Un elemento centrale nella gestione dei contingenti è che l’assegnazione non è istantanea.
Questo accade perché:
- tutte le richieste presentate nei diversi Stati membri vengono raccolte a livello unionale;
- la Commissione europea procede a una ripartizione proporzionale quando le richieste superano la disponibilità residua.
Di conseguenza, l’operatore può trovarsi in una delle seguenti situazioni:
- assegnazione integrale (100%);
- assegnazione parziale (pro-rata);
- mancata assegnazione (0%).
Fino a quando l’esito non è noto, l’operazione doganale non può dirsi definitivamente chiusa.
Due modalità di gestione
La circolare n. 33/D/2025 introduce una distinzione chiave, che rappresenta il cuore della gestione operativa dei contingenti:
- procedura con sospensione dello svincolo;
- procedura senza sospensione dello svincolo.
Procedura con sospensione dello svincolo
Questa procedura consente all’operatore di non svincolare le merci fino alla conoscenza dell’esito del contingente.
In termini pratici:
- le merci restano sotto vigilanza doganale;
- l’operatore evita anticipazioni finanziarie su dazi potenzialmente non dovuti;
- l’importazione viene “modellata” sull’esito effettivo del contingente.
Questa modalità è particolarmente indicata quando:
- il contingente è prossimo all’esaurimento;
- il rischio di assegnazione pro-rata o nulla è elevato;
- l’impatto finanziario dei dazi ordinari è significativo.
Procedura senza sospensione dello svincolo
Con questa modalità, l’operatore accetta che:
- lo svincolo avvenga subito;
- l’esito del contingente sia verificato successivamente.
Tuttavia, ciò comporta conseguenze rilevanti:
- se il contingente è “critico”, è obbligatoria una garanzia preventiva;
- in caso di assegnazione parziale o nulla, l’operatore dovrà:
- presentare una dichiarazione di rettifica;
- versare i maggiori diritti di confine;
- oppure subire l’escussione della garanzia.
Concetto di “contingente critico”
Un contingente è definito critico quando:
- il quantitativo residuo è limitato;
- il rischio di esaurimento è elevato.
In presenza di un contingente critico:
- la garanzia è sempre obbligatoria, indipendentemente dalla procedura scelta;
- la responsabilità di verifica ricade sul dichiarante, che deve consultare le informazioni pubblicate da TAXUD prima dell’invio della dichiarazione.
Rettifiche, invalidamenti e impatto sulle merci
La gestione dei contingenti incide direttamente sulla vita giuridica della dichiarazione doganale.
In sintesi:
- l’assegnazione pro-rata comporta una rettifica della dichiarazione;
- la mancata assegnazione può portare all’invalidamento;
- le merci non importate “ritornano” al regime precedente (temporanea custodia, deposito doganale, transito).
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