Gestione separata Inpgi: ecco i contributi 2025

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Gestione separata Inpgi: ecco i contributi 2025

La circolare Inpgi n. 2 del 10 febbraio 2025 rende note le nuove aliquote contributive e gli importi minimi che devono essere versati da parte degli iscritti alla Gestione separata, vale a dire i giornalisti che esercitano la professione in forma autonoma.

Entriamo nel dettaglio.

Contributi Inpgi per giornalisti liberi professionisti

I giornalisti che esercitano la professione in forma autonoma devono versare i contributi previdenziali secondo due principali componenti.

  • Contributo soggettivo, calcolato sul reddito netto imponibile.
  • Contributo integrativo, applicato sul reddito lordo.

Contributo soggettivo

Il contributo soggettivo per il 2025 rimane fissato al:

  • 12% sul reddito netto imponibile fino a 24.000 euro.
  • 14% per la parte di reddito che eccede i 24.000 euro.

Contributo integrativo

Oltre al contributo soggettivo, i giornalisti sono tenuti a versare un contributo integrativo pari al 4% del reddito lordo.

NOTA BENE: l'1% del contributo integrativo viene accreditato al giornalista, incrementando il proprio montante pensionistico, permettendo così di aumentare l’importo della pensione futura, riconoscendo parte del contributo come elemento utile alla previdenza individuale.

Contributi minimi Inpgi 2025

L’Istat, con comunicato del 16 gennaio 2025, ha determinato l’indice medio di variazione dei prezzi al consumo, pari a + 0,8%: vediamo come questo aggiornamento ha influito direttamente sulla determinazione degli importi minimi che i giornalisti devono versare all’Istituto nel 2025.

Tipo di contributo

Minimo ordinario

Ridotto (meno di 5 anni)

Ridotto (pensionati)

Reddito minimo di riferimento

€ 2.508,75

€ 1.254,38

€ 2.508,75

Contributo soggettivo (12%)

€ 301,05

€ 150,53

€ 150,53

Contributo integrativo (4%)

€ 100,35

€ 50,18

€ 100,35

Contributo di maternità

€ 25,00

€ 25,00

€ 25,00

Totale contributo minimo

€ 426,40

€ 225,71

€ 275,88

Categorie e importi

A seconda dell'anzianità contributiva e della situazione previdenziale, i giornalisti iscritti all’INnpgi possono rientrare in tre fasce contributive:

  1. Minimo ordinario

    • Si applica ai giornalisti con oltre 5 anni di anzianità professionale.

    • Prevede un versamento totale di € 426,40 annui, suddiviso tra contributo soggettivo, integrativo e di maternità.

  2. Contributo minimo ridotto (meno di 5 anni di anzianità)

    • Riguarda i giornalisti con meno di 5 anni di esperienza professionale.

    • L'importo minimo da versare è € 225,71 annui, con aliquote agevolate per favorire i giovani professionisti.

  3. Contributo minimo ridotto per giornalisti pensionati

    • Riguarda i giornalisti già titolari di un trattamento pensionistico diretto.

    • L'importo totale da versare è di € 275,88 annui.

NOTA BENE: gli importi sopra indicati sono provvisori, in quanto il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto li ha deliberati in via preliminare ma restano soggetti all’approvazione ministeriale. Eventuali variazioni potrebbero perciò comportare un conguaglio successivo.

Scadenza

I contributi minimi per il 2025 devono essere versati entro il 31 luglio 2025; per i nuovi iscritti, il versamento va effettuato entro 30 giorni dalla data di iscrizione all’Istituto.

Impatto sulla pensione

Il versamento del contributo soggettivo minimo consente di maturare un’anzianità contributiva di un anno intero (12 mesi) solo se l'importo versato risulta almeno pari al 12% del reddito minimo previsto dalla legge 233/1990 (€ 18.555,00 per il 2025).

Viceversa, se l’importo versato è inferiore a tale soglia, l’anzianità contributiva riconosciuta sarà proporzionata ai contributi versati.

Massimale: tutto quello che i giornalisti devono sapere

Massimale imponibile

Il massimale imponibile, ovvero il il limite massimo di reddito su cui si calcolano i contributi soggettivi dovuti all’Inpgi, per il 2025 è stato aggiornato a € 120.607,00.

I giornalisti liberi professionisti devono dunque versare il contributo soggettivo fino a tale importo; oltre questa soglia, non è più dovuto alcun contributo soggettivo.

Contributo integrativo: nessun limite di reddito

A differenza del contributo soggettivo, il contributo integrativo del 4% del reddito lordo non è soggetto ad alcun massimale.

Anche per redditi superiori a € 120.607,00, i giornalisti devono dunque continuare a versare il 4% su tutto il reddito lordo percepito per attività giornalistica autonoma.

Prescrizione

La normativa prevede che i contributi Inpgi si prescrivano in un periodo di 5 anni dalla data di scadenza del pagamento, salvo sospensioni straordinarie stabilite da provvedimenti legislativi.

  • Caso speciale COVID-19: a causa della pandemia, il legislatore ha sospeso i termini di prescrizione per un totale di 311 giorni tra il 23 febbraio 2020 e il 30 giugno 2021.
  • Esempio pratico: i contributi relativi al 2018, la cui prescrizione ordinaria sarebbe dovuta scattare il 31 ottobre 2024, vengono posticipati al 5 settembre 2025 per effetto della sospensione straordinaria COVID-19. I contributi del 2019 si prescriveranno invece il 30 aprile 2026, includendo anche la sospensione straordinaria.

Ecco una tabella riepilogativa con le scadenze di prescrizione per i contributi degli ultimi anni:

Anno contributivo

scadenza ordinaria

Sospensione COVID-19

Termine di prescrizione

2018

31/10/2019

+311 giorni

05/09/2025

2019

31/10/2020

+182 giorni

30/04/2026

2020

31/10/2021

Nessuna sospensione aggiuntiva

31/10/2026

2021

31/10/2022

Nessuna sospensione aggiuntiva

31/10/2027

2022

31/10/2023

Nessuna sospensione aggiuntiva

31/10/2028

2023

31/10/2024

Nessuna sospensione aggiuntiva

31/10/2029

2024

31/10/2025

Nessuna sospensione aggiuntiva

31/10/2030

2025

31/10/2026

Nessuna sospensione aggiuntiva

31/10/2031

Comunicazione reddituale

La comunicazione reddituale relativa ai redditi percepiti nel 2024 deve essere trasmessa entro il 30 settembre 2025 esclusivamente in via telematica, attraverso il portale dedicato Inpgi.

Liquidazione una tantum

Per i giornalisti che non maturano il diritto alla pensione è prevista la liquidazione una tantum, meccanismo che consente di ottenere il rimborso dei contributi versati con l’aggiunta degli interessi legali quando il soggetto raggiunge l’età pensionabile senza poter accedere a un trattamento pensionistico.

Per poter beneficiare della liquidazione dei contributi, il giornalista deve dunque soddisfare i seguenti requisiti:

  1. Età pensionabile (66 anni) senza diritto alla pensione Inpgi

    • Il soggetto deve aver raggiunto il limite di età previsto per la pensione di vecchiaia, ma senza aver accumulato un montante contributivo sufficiente per ottenere un trattamento pensionistico autonomo presso l’Istituto.

  2. Non aver ricongiunto contributi presso altre gestioni previdenziali

    • Il giornalista non deve aver trasferito i contributi Inpgi ad altre casse previdenziali, come l’Inps o altre forme di previdenza complementare, mediante operazioni di ricongiunzione contributiva.

  3. Montante contributivo inferiore a € 64.567,31

Per il 2025, il valore del montante contributivo massimo per poter accedere alla liquidazione una tantum è fissato a € 64.567,31.

NOTA BENE: non possono accedere al rimborso dei contributi coloro che possono ottenere una pensione di vecchiaia supplementare di almeno € 3.501,49 annui (pari al 50% dell’assegno sociale 2025).

Contribuzione volontaria

I giornalisti che cessano l’attività lavorativa ma vogliono comunque mantenere la copertura previdenziale possono aderire alla contribuzione volontaria, che consente di continuare a versare i contributi anche senza percepire redditi da lavoro giornalistico ed è per raggiungere il diritto alla pensione, accumulando gli anni contributivi necessari per maturare un trattamento previdenziale.

Per ottenere la copertura annua completa, il versamento minimo richiesto è di € 2.226,60.

Giornalisti amministratori locali

Ecco invece le regole previste per i giornalisti iscritti all’Inpgi che assumono incarichi di amministratori locali.

  • Se il giornalista sospende completamente l’attività professionale, il versamento dei contributi è a carico dell’ente locale presso il quale ricopre l’incarico.

  • Se il giornalista continua a svolgere attività lavorativa giornalistica, il versamento dei contributi resta a suo carico, indipendentemente dalla carica pubblica ricoperta.

Importi

A seconda del regime di lavoro autonomo del giornalista, gli importi da versare all’Inpgi variano:

1. Giornalisti con Partita Iva o lavoro autonomo

  • Il contributo annuo dovuto per il 2025 è di € 2.351,95.

2. Giornalisti con collaborazioni coordinate e continuative (Co.Co.Co.)

  • Per i giornalisti con rapporti di collaborazione, l’importo minimo richiesto è € 5.195,40 annui.

Modalità di pagamento

Per il versamento dei contributi, gli enti locali possono scegliere tra due modalità.

  1. Bonifico bancario

    • Il pagamento può essere effettuato sul conto bancario INPGI.

    • È fondamentale indicare nella causale:
      “2025 - Nome e Cognome - Data di nascita - Dlgs 267/2000”.

  2. Pagamento con modello F24-EP

    • Il versamento può avvenire tramite il modello fiscale F24-EP, utilizzando il codice tributo "G267".

    • Dopo il pagamento, è obbligatorio inviare una comunicazione via PEC all’INPGI con il nominativo del giornalista per la corretta imputazione del versamento.

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