Il decreto Monti verso il Senato

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Il decreto salva Italia (Dl n. 201/2011), ottenuta con fatica la fiducia alla Camera, se ne va verso Palazzo madama, dove sarà sottoposto all’esame del Senato il 21 dicembre 2011. La conversione dovrebbe essere conclusa già a Natale.

Accantonata la fase lacrime e sangue ora il Governo si concentrerà sulla crescita.

A detta del ministro del Lavoro, Fornero, partirà subito il tavolo di concertazione con sindacati e regioni, anche se non ancora convocato, per il restyling del sistema degli ammortizzatori sociali. Sulla riforma del mercato del lavoro, l'articolo 18 sui licenziamenti sarà il campo di battaglia più serrata.

Sul piatto delle riforme c’è anche quella del porcellum, la riforma elettorale che – se la Corte costituzionale darà l’ok - sarà oggetto di referendum.

Poi c’è la questione Sud, su cui mettere mano con il decreto per lo sviluppo.

In merito alle liberalizzazioni, il ministro dello Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera sull’onda di “un’arrabbiatura pazzesca” promette di andare avanti con determinazione.

Sempre Passera, circa la Manovra Monti, dichiara: “abbiamo messo in sicurezza l’Italia ed evitato il rischio-Grecia che era ad un passo. Abbiamo recuperato in credibilità che è un pre-requisito di tutte le altre cose. Adesso dobbiamo realizzare il piano che permetta di consolidare il rigore, che ri-inneschi la crescita dopo dieci anni di non crescita. Dovremo fare ancora tante cose per il Paese”.
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