Interessi confermati anche con la fusione

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Nel caso di fusione per incorporazione delle società in regime di consolidato con un soggetto esterno al gruppo non comporta il ricalcalo degli interessi indeducibili da pro-rata. In altri termini, l’incorporazione di più soggetti appartenenti al regime fiscale del consolidato nazionale con un soggetto esterno al gruppo consolidato, pur interrompendo il regime, non comporta in capo alla consolidante l’obbligo di tassare gli importi dedotti per effetto delle rettifiche di consolidamento effettuate negli esercizi precedenti l’interruzione, ai sensi dell’articolo 122, comma 1, lettera b), del Tuir. Il reddito della consolidante non “dovrà essere aumentato per l’importo corrispondente agli interessi passivi dedotti nei precedenti esercizi, per effetto della rideterminazione” del pro-rata patrimoniale. La precisazione viene dall’agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 322 dell’8 novembre 2007.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi p.38, - Consolidato a maglie larghe - Felicioni

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