La telematica schiaccia i professionisti

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Gli adempimenti a carico dei professionisti sono aumentati notevolmente e rappresentano ora un’invasiva costante nell’attività degli studi, che sempre più spesso sono costretti a misurarsi con criteri organizzativi e strutture pensati in funzione dei doveri imposti dall’informatica. Dai pagamenti con l’F24 online ai dati su clienti e fornitori, sono solo alcuni dei nuovi compiti affidati dall’Amministrazione finanziaria agli intermediari abilitati. Dal 2007, poi, anche lo schema per i rimborsi e le compensazioni del credito Iva trimestrale potranno viaggiare sul Pc. Un forte spinta alla “telematica” è arrivata con la manovra d’estate, che allungando l’elenco degli adempimenti ha posto a carico degli intermediari tutta una serie di nuovi obblighi, che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti, al fine di acquisire le giuste competenze per gestire software, pin, autenticazioni, file, e firme digitali. Ma c’è anche di più. Dal 1° ottobre il ruolo degli “studi professionali” diventa centrale anche per gestire il pagamento dei modelli F24 per conto dei propri clienti titolari di partita Iva, che con la telematica hanno ancora scarsa dimestichezza. Certo non si può dire che con l’avvento della telematica i rapporti tra Fisco e contribuenti siano già migliorati al punto di rendere l’organizzazione dell’Amministrazione più efficiente. E’ evidente che i professionisti “intermediari” stanno giocando un ruolo chiave in questo processo di riorganizzazione del sistema anche se, al momento, prevale solo una fase di malcontento della categoria che si vede oberata da adempimenti, complessità eccessive e compensi irrisori. Dunque, si dovrà attendere ancora perchè l’avvento della telematica porti ai benefici sperati.

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