Le norme per far volare l'Ace

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Fornite dal Ministero dell'economia le indicazioni per mettere in atto l'Aiuto alla crescita economica (Ace), introdotto con il D.L. n. 201/2011, che consente di dedurre dal reddito imponibile la componente derivante dal rendimento nozionale di nuovo capitale proprio. Il dicastero ha definito il decreto attuativo che, dopo la ratifica della ragioneria e la firma, deve essere pubblicato nella "Gazzetta Ufficiale".

La norma istitutiva stabilisce che l’importo da escludere ai fini della tassazione sui redditi è determinato moltiplicando la variazione in aumento del capitale proprio (l'aumento deve risultare rispetto a quello esistente alla chiusura dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2010) per l’aliquota percentuale del 3 percento, stabilita per il primo triennio di applicazione della norma.

Nel decreto viene chiarito che l'agevolazione, con riferimento ai soggetti Irpef, prevede che il 3% si applichi sull'intero patrimonio netto risultante dal bilancio, al termine di ogni esercizio. A differenza dei soggetti Ires, per i soggetti Irpef vale anche l'utile 2010 pur se al netto di prelevamenti in conto utili. Inoltre la quota Ace concorre alla formazione del reddito complessivo e per la determinazione degli scaglioni e delle aliquote Irpef, nonché delle detrazioni.

Per quanto riguarda i soggetti Ires, il decreto illustra le modalità del calcolo da effettuare per determinare l'agevolazione: partendo dal patrimonio netto esistente al 31/12/2010, passando per gli incrementi e i decrementi rilevanti. Sul punto si precisa che tra i conferimenti in denaro rilevanti rientrano anche quelli destinati al ripianamento di perdite o contabilizzati a riserva nonché le rinunce incondizionate dei soci al diritto alla restituzione di crediti verso la società. Inoltre tra gli accantonamenti di utili a riserve, avranno importanza le riserve legali e quelle indivisibili effettuate da cooperative e consorzi.

Tra le indicazioni fornite, le precisazioni sull'antielusione, rilevanti per i gruppi di imprese, con lo scopo di evitare che lo stesso conferimento porti a moltiplicare l'agevolazione Ace.
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