Per l’estero no al limite dei sei anni

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I periodi contributivi esteri devono essere conteggiati, a prescindere dal limite dei 6 anni previsto dall’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 42/06, rispettando il minimale di contribuzione per l’accesso alla totalizzazione previsto dalla normativa comunitaria (1 anno) o dalle singole convenzioni bilaterali. A precisarlo è il ministero del Lavoro con la nota 29 settembre 2006, della quale l’Inps con il messaggio 5188/07 illustra il contenuto. Il ministero del Lavoro è stato interpellato per chiarire se, ai fini della totalizzazione, si debba considerare anche la contribuzione estera. La risposta è stata affermativa, dato che il limite dei 6 anni è riconosciuto per la totalizzazione in regime nazionale. L’Inps evidenzia che, ai fini del perfezionamento del requisito di almeno 6 anni di contribuzione, per la totalizzazione in regime nazionale le sedi dovranno considerare esclusivamente la contribuzione italiana.

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