Pronto il calendario per saldare i debiti PA: fissate 15 scadenze

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Il decreto sblocca crediti Pa (Dl n.35/2013), entrato in vigore lo scorso 8 aprile, prevede un fitto calendario con 15 importantissime scadenze a carico della Pubblica amministrazione per saldare i debiti con le imprese: 15 appuntamenti che si articoleranno da questo mese di aprile fino al prossimo febbraio 2014, accompagnati da sanzioni in caso di inadempimenti per i responsabili.

I debiti che andranno in pagamento nei prossimi mesi sono sempre quelli di parte di capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31/12/2012, cioè quei debiti di parte di capitale per i quali è stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento inclusi i pagamenti delle Province in favore dei Comuni.

I tempi per il rimborso del credito varieranno in relazione al soggetto nei confronti del quale è bloccato il credito vantato dai fornitori della Pa: ente locale, Regione (specifiche a parte sono previste per la sanità) o Ministero. Una volta sbloccato il piano dei pagamenti, verrà data priorità ai crediti non oggetto di cessione pro soluto e fra essi al credito più antico come risulta dalla fattura o dalla richiesta di equivalente di pagamento.

Il calendario dei pagamenti prenderà il via con la prima scadenza fissata per il 29 aprile 2013 quando gli enti locali, ai fini della certificazione delle somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti, saranno obbligati a registrarsi sulla piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni predisposta dal Dipartimento della ragioneria generale dello Stato. L’ultima data fissata è invece quella del 15 febbraio del prossimo anno, quando le Regioni, ricevuto l’ok dal ministero dell’Economica, salderanno una quota dei debiti delle Asl.

Le prime indicazioni di carattere operativo alle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, con particolare riguardo all’accreditamento alla piattaforma elettronica, sono state rese con la circolare n. 17del Mef del 10 aprile 2013. Dato che la procedura appare tutt’altro che immediata, la circolare ministeriale si rivolge in particolare a tutte quelle amministrazioni locali che ancora mancano all’appello e sono così invitate a scegliere i soggetti tenuti alla registrazione, che a loro volta dovranno indicare i dirigenti abilitati a certificare i crediti.

Il documento ministeriale oltre che spiegare le modalità e i termini per l’obbligo di registrazione sulla piattaforma elettronica, lancia un monito alle amministrazioni inadempienti di provvedere all’accreditamento nei termini fissati dal Dl, pena l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dallo stesso provvedimento di legge.

Le reazioni a questo articolato programma non sono mancate. Il fatto che si trattasse di una procedura complessa è subito apparsa cosa evidente, tanto che ora sia Confindustria che Ance chiedono un veloce intervento per semplificarne la complessità, puntando anche ad un’azione dal punto di vista procedurale sul Durc.
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