Riprende, in Senato, la discussione sulla riforma forense

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Riprende, in Senato, la discussione del testo di riforma dell'Ordinamento forense. Dopo l'accantonamento dei primi due articoli, i lavori riprendono dall'articolo 3, in materia di doveri e deontologia.

Nel frattempo, il Governo ed il relatore alla riforma hanno dato l'ok ad un emendamento presentato dalla maggioranza in materia di consulenza e assistenza stragiudiziale: a fronte delle perplessità avanzate dalle associazioni, si propone un'apertura di tale attività anche a giuristi d'impresa e docenti universitari. Tra le altre proposte in via di approvazione anche l'assegnazione ai consigli dell'Ordine del compito di collocare gli aspiranti avvocati che non siano stati in grado di individuare un professionista.

L'Avvocatura, intanto, reagisce alle accuse di corporativismo sottolineando, a mezzo del presidente del Cnf, Guido Alpa, come l'attenzione per la riforma forense si sia trasformata, di fatto, in una aggressione a tutta la categoria. Secondo Alpa, la discussione “esasperata” in aula sarebbe finalizzata “al rallentamento del processo deliberativo”. In tale contesto, la proposta di far rientrare la discussione in commissione non farebbe che preludere al fallimento della riforma.
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